Imposta di bollo, si può non pagare: ecco in che modo

Ci sono vari metodi per evitare di pagare la tanto non apprezzata ed anche salata, imposta di bollo: ecco come.

Lo Stato ha diritto a chiedere soldi ad un cittadino, per la sola detenzione di un conto corrente. Ci siamo già chiesti se fosse possibile non pagarla proprio, ed ora vedremo se almeno è possibile risparmiare, con diversi metodi di pagamento, su quest’imposta venuta fuori dal Decreto Salva Italia nel 2012.

Agenzia Entrate (Web)
Agenzia Entrate (Web)

Pensare che non è una quota così bassa, aziende, imprese e Partite IVA versano una cifra fissa annuale di 100 euro, mentre per le persone fisiche, la somma è di 34,20 euro. Il pagamento, non avviene tra l’altro con un gesto del correntista, ma direttamente attraverso un prelievo diretto e forzoso.

Quando non si paga l’imposta di bollo o come pagare diversamente

L’imposta, scatta su ogni conto corrente, a causa della giacenza media. Se si ha una giacenza maggiore di 5.000 euro, scatta automaticamente. Ovviamente, mantenendo una giacenza media annua inferiore ai 5.000 euro, non dovremo preoccuparci di questo prelievo. L’altra ipotesi che ci andrebbe enormemente a favore, sarebbe quella di un ISEE inferiore a quota 7.500 euro. Ed infine, una possibilità che però viene data solo a chi ha un ISEE annuo, in corso di validità, inferiore agli 11.600 euro o ai pensionati con ISEE inferiore a 18.000 euro. C’è anche un trucco legale, per avere un ISEE più basso e che quindi dia accesso a diverse possibilità.

Qui, entra in ballo il conto di base, ovvero quel conto dove è obbligatorio solo il pagamento del canone annuo, ma senza altre commissioni cosiddette, extra. Quindi, questo sarebbe un altro metodo per evitare di pagare forzatamente l’imposta di bollo. Per farlo con questo metodo però, il correntista avrà bisogno di un’autocertificazione, da esibire entro il 31 maggio di ogni anno e con ISEE dichiarato, in corso di validità. Ma c’è anche un altro modo per non pagare, ovvero avere conti aperti con gli enti gestori e i Confidi.

Ed ancora, può evitare di pagare la suddetta imposta, chi si affida ad istituti di credito che come loro politica, hanno quella di farsene carico per intero. In molti, sono online. Visto che il correntista si muove via web, questi istituti cancellano tutti i costi di gestione e quindi al loro vantaggio, si prendono la responsabilità su questa spesa, per attirare i clienti. Gli unici costi che avremo saranno mensili e minimi, talvolta anche di 2 o 3 euro.

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