Permessi Legge 104, rischio licenziamento e incubo reclusione: cosa può costarvi caro

Occhio all’errore, in quanto in alcuni casi chi utilizza abusivamente i permessi Legge 104 rischia una pena di reclusione da 6 mesi a 3 anni.

Sanzioni pesantissime per chi sgarra, entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa rischia chi utilizza abusivamente i permessi Legge 104.

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Lavoro, famiglia, istruzione e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero molte le situazioni che richiedono il nostro tempo e nella maggior parte dei casi anche il nostro massimo impegno. Non sempre, però, è facile riuscire a conciliare tutto. Lo sanno bene coloro che si ritrovano nella situazione di dover prestare assistenza a un famigliare in quanto non autosufficiente.

Ebbene, proprio in tal senso è bene ricordare che è possibile richiedere e usufruire, ad esempio, dei permessi legge 104. Considerati diritti incomprimibili, è bene sottolineare che non bisogna mai abusarne. In caso contrario, infatti, si rischia di incorrere in pesanti sanzioni, tra cui la reclusione. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Permessi Legge 104, rischio licenziamento e incubo reclusione: tutto quello che c’è da sapere

Abbiamo già visto come non manchino dubbi sui permessi Legge 104, con numerose sentenze che hanno provveduto a fornire ulteriori chiarimenti in merito. Ebbene, sempre soffermandosi su questa misura, è bene sottolineare che non bisogna abusarne. In caso contrario, infatti, si rischia di incorrere in pesanti sanzioni disciplinari da parte del proprio datore di lavoro, così come da parte dell’Inps.

Entrando nei dettagli ricordiamo che nel caso in cui si debba assistere un famigliare con disabilità, i lavoratori possono richiedere e usufruire di tre giorni di permessi di lavoro retribuiti al mese. Come è facile immaginare, il soggetto lavoratore che usufruisce di tali misure non deve approfittare di questi giorni di permesso per il proprio tornaconto personale, come ad esempio per trascorrere dei momenti di relax all’estero.

In quest’ultimo caso, infatti, viene considerato un abuso, con il lavoratore che rischia quindi di incorrere in sanzioni disciplinari da parte dell’azienda. Tra questi si annoverano la sospensione dal lavoro oppure, nella peggiore delle ipotesi, il licenziamento per giusta causa, con effetto immediato. Ma non solo, in alcuni casi il CCNL può prevedere delle sanzioni ad hoc.

Oltre alle sanzioni da parte dell’azienda, il lavoratore che utilizza in modo abusivo i permessi Legge 104 rischia di dover fare i conti con delle pesanti sanzioni da parte dell’Inps. Proprio l’istituto di previdenza, infatti, può a quel punto revocare il diritto in questione, così come richiedere il recupero di quanto già erogato al lavoratore.

Il pagamento di questo tipo di trattamento economico, infatti, ricordiamo, viene anticipato dal datore di lavoro che poi lo recupera dall’Istituto di previdenza sociale. Per questo motivo l’Inps può decidere di denunciare il dipendente con l’accusa di reato di truffa ai danni dello Stato, con il lavoratore che rischia, nei casi più gravi, la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

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