Guerra Russia-Ucraina, tra il caos generale il prezzo del gas scatenerà un altro conflitto

La guerra tra Russia e Ucraina è scoppiata e il caos dilaga in Europa. Nella tragedia spunta un’altra preoccupazione, il conflitto derivante dall’aumento vertiginoso del prezzo del gas.

Putin ha attaccato, un brutto risveglio che rende reali i peggiori incubi. Ed ora cosa ne sarà del prezzo del gas e quali saranno le conseguenze della competizione in Europa?

guerra Russia gas
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L’obiettivo di Putin di smilitarizzare l’Ucraina non ha trovato alcuna risoluzione pacifica. Le forze russe stanno attaccando la vicina nazione mentre in Europa dilaga il caos. Tra lo sconcerto generale di una guerra in prossimità di casa nostra, la tristezza al pensiero delle vittime innocenti che cadranno e la rabbia perché le persone dimostrano di non imparare mai dalla storia passata, il pensiero si sposta alle questioni pratiche come l’aumento del prezzo del gas. Il rincaro è attivo già da qualche mese ma ora, con l’attacco di Putin, quali conseguenze dobbiamo aspettarci?

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Guerra Russia-Ucraina, cosa ne sarà del prezzo del gas

Le sanzioni promesse dall’occidente non hanno fermato Putin. La guerra è iniziata e il prezzo del gas naturale è salito a dismisura. I futures olandesi hanno guadagnato fino al +30% a 116 euro al megawattora. La percentuale si riferisce alle ore 8.00 ad Amsterdam. L’Unione Europea e gli Stati Uniti promettono ripercussioni contro la Russia, l’intento è limitare l’accesso di Mosca alla valuta estera con un conseguente ribaltamento dei mercati delle materie prime. Petrolio, gas, alimenti, metalli sarebbero coinvolti nella rivoluzione.

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Le forniture di carburante già in crisi continueranno a mancare e ad aggiungersi alla crisi elettrica. Da considerare, poi, che l’Europa dipende dalla Russia per la fornitura di gas per più di un terzo e che i prezzi sono in salita già da parecchi mesi. Ora cosa accadrà?

Le nere previsioni

Oltre alla guerra tra Russia e Ucraina assisteremo ad un conflitto per il prezzo del gas. La Russia con molta probabilità limiterà la fornitura di gas ai paesi europei. Inoltre, parte del combustibile che noi utilizziamo passa dall’Ucraina. Gli altri corridoi sono Turkstream in Turchia, Nord Stream e Yamal tramite la Polonia. Nello specifico, il 22% del gas giunto in Europa nel 2021 è transitato dall’Ucraina. Interrompendo il passaggio si andrebbe incontro a gravi conseguenze per l’approvvigionamento del nostro continente.

In più, Nord Stream 2 non ha avuto la certificazione come sanzione alla Russia ma tale decisione influisce anche sull’arrivo del gas in Germania e dunque anche nella nostra nazione. Se teniamo conto, poi, che Putin potrebbe indispettirsi ulteriormente fino bloccare totalmente l’invio del gas si capisce bene come i prezzi potrebbero raggiungere importi inauditi.

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