Bancomat, occhio ai prelievi e ai pagamenti in contanti: è cambiato qualcosa di importante

Occhio alle novità del 2022 per quanto riguarda i prelievi e i pagamenti in contanti. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

I soldi non sono garanzia di felicità ma aiutano senz’ombra di dubbio a risolvere un bel po’ di situazioni.

euro contante
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Cibo, vestiti, istruzione dei figli, tempo libero e chi più ne ha più ne metta. Sono davvero innumerevoli le volte in cui ci ritroviamo a dover mettere mano al portafoglio al fine di acquistare beni o servizi di diverso genere. Una chiara dimostrazione di come il denaro si riveli particolarmente utile in diverse circostanze.

Non stupisce, quindi, che i soldi finiscano spesso al centro dell’attenzione, se non addirittura argomento di discussione. Ebbene, proprio in tale ambito vi invitiamo a prestare attenzione alle novità del 2022 per quanto riguarda i prelievi e i pagamenti in contanti. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

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Bancomat, occhio ai pagamenti in contanti: tutto quello che c’è da sapere

Nel corso degli ultimi anni, complice l’impatto del Covid e le varie misure volte a limitare l’utilizzo del denaro contante, si è registrata una crescita dell’utilizzo degli strumenti di pagamento elettronici, che sembra destinata a non arrestarsi. Anzi, continua a farsi sempre più largo l’ipotesi di dover dire, nel breve periodo, addio all’utilizzo del contante e ai prelievi da conto corrente.

Ebbene, proprio soffermandosi sui prelievi e pagamenti in contanti si invita a prestare attenzione alle novità che il 2022 porta con sé. In particolare è bene ricordare che la votazione del decreto Milleproroghe ha portato all’annullamento del limite imposto per il 2022.

A partire dal 1° gennaio 2022, infatti, sarebbe dovuto scattare il limite di cash nelle transizioni pari a massimo 999,99 euro. A partire da pagamenti in contanti superiori a mille euro, pertanto, scatterebbero le sanzioni. In seguito alla votazione degli emendamenti al decreto Milleproroghe, però, il limite di 999,99 euro dovrebbe partire dal 2023.

Una buona notizia sia per esercenti che clienti, con quest’ultimi che, nel corso del 2022, potranno continuare, se tutto verrà confermato, a pagare fino a 1.999,99 euro in contanti senza correre il rischio di dover pagare delle sanzioni.

Allo stesso tempo i commercianti e gli esercenti non correranno dei rischi nel caso in accettino, appunto,  pagamenti con soldi in contanti per importi superiori a 999.99 euro, fino ad un massimo di 1.999,99 euro, così come in caso di rifiuto di pagamenti digitali.

Bancomat, occhio ai prelievi: i limiti da rispettare

Se al bancomat si effettua un prelievo particolarmente alto oppure si effettua un pagamento in contanti superiore a quanto previsto dalle norme vigenti, allora scatta la sanzione. Per l’esattezza scatta la segnalazione alla UIF, ovvero l’Unità di Informazione Finanziaria, che non è altro che l’ufficio adibito della Banca d’Italia per i controlli antiriciclaggio.

Entrando nei dettagli è bene sapere che il Fisco, generalmente, effettua i controlli se la banca segnala delle operazioni che sono ritenute sospette, sia in entrata che in uscita. Nel caso in cui si tratti di imprese, ad esempio, i controlli possono scattare in caso di prelievi superiore a mille euro in un giorno o 5 mila euro in un mese.

Se si tratta di privati cittadini, invece, l’istituto di credito può decidere di inviare una segnalazione all’Unità di informazione finanziaria in presenza di prelievi con importi compresi tra i 500 e i mille euro in un giorno, oppure 10 mila euro in un mese.

Allo stesso tempo non è possibile escludere che vengano effettuati dei controlli in presenza di transizioni di importo più basso, ma che possono risultare sospette. Ma non solo, per quanto riguarda il bancomat ricordiamo che bisogna fare i conti con le limitazioni di prelievo così come disposto dal proprio istituto di credito.

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Nel caso di Poste Italiane, ad esempio, è possibile prelevare massimo 600 euro in 24 ore, con un massimale mensile pari a 2.500 euro. Onde evitare spiacevoli inconvenienti, pertanto, si invita a prestare sempre attenzione ai limiti contrattuali, oltre alle soglie da rispettare in base alla normativa attualmente in vigore.

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