Quanto può farci risparmiare il frigorifero? La risposta stupisce tutti

Lo strumento che resta attivo h 24 è quello che può darci maggiori indicazioni sul consumo. Il frigorifero, però, beneficia del passaggio di classe.

 

La Giornata mondiale del risparmio potrebbe consentire qualche riflessione approfondita non solo sui comportamenti ma anche sulle strategie di utilizzo dei nostri dispositivi domestici.

Frigorifero risparmio
Foto © AdobeStock

Del resto, non è un mistero che dagli elettrodomestici passi la maggior parte della bolletta dell’elettricità. Sicuramente più che da lampade e lampadari vari. Un aspetto può essere dato per assodato: risparmiare attraverso una buona gestione non è un’impresa semplice. Ma tutto sommato nemmeno impossibile. Le famiglie cercano di bilanciare l’uso dei dispositivi come lavatrice, lavastoviglie, condizionatori e forni elettrici in modo ponderato alle esigenze economiche. E’ pur vero, però, che mantenere un’attenzione costante non è cosa semplicissima. E le sortite fuori binario possono essere a volte persino più frequenti degli atteggiamenti virtuosi.

Questo soprattutto perché, durante l’anno, temperature più basse possono costringerci a utilizzare più frequentemente dispositivi di riscaldamento. Viceversa, nel corso delle estati (sempre più calde) è difficile rinunciare ai servigi di un condizionatore. Ecco perché la soluzione sembra essere altrove. Almeno per la maggior parte. Il problema non è tanto il quantitativo di utilizzo, quanto l’elettrodomestico stesso. Un concetto che vale per tutto ma in particolar modo per l’unico dispositivo che resta accesso in modo perenne. Il frigorifero naturalmente.

Come ridurre i consumi del frigorifero per un risparmio in bolletta

Frigorifero e risparmio: come si bilanciano i due fattori

Sono le etichette energetiche a determinare effettivamente quanto un elettrodomestico possa farci risparmiare. Recentemente, le nuove disposizioni governative in merito hanno rivisto anche la categorizzazione dei dispositivi, in modo da garantire una maggiore efficienza in termini energetici e, di conseguenza, un impatto minore sul consumo e, quindi, sull’ambiente. La strada della sostenibilità non è solo una strategia volta a regolare al meglio l’interazione antropica ma anche un’occasione per alleviare le spese dei contribuenti. Un modo per ottenere il massimo risultato con uno sforzo che minimo non è ma che, alla lunga, potrebbe rivelarsi decisivo. E’ chiaro, infatti, che gli strumenti più aggiornati (in questo caso il frigorifero ma anche condizionatori e lavatrici) possano richiedere uno sforzo economico maggiore. Il vantaggio, però, sarebbe in bolletta alla fine del mese.

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Il frigorifero, considerando che il suo utilizzo è continuativo e non “spot” come una lavatrice, ha di conseguenza l’impatto maggiore sui consumi. Il passaggio di classe, apparentemente, non si è fatto sentire. Il punto, però, è che le modalità di calcolo hanno portato un classe A+ da 240 kWh di consumo annuale, a essere etichettati come dei classe F. Uno SMEG side by side, classe A fino a due anni fa con 471 kWh di consumo, oggi figurerebbe come un classe G. Per un impatto che resta di 170 euro circa sulla bolletta annuale. Al momento, come indicato da Arera, il prezzo dell’energia si attesta a 0,293 euro/kWh, passare oggi a un nuovo frigorifero porterebbe un risparmio di circa 60 o 70 euro l’anno. Un moderno classe D/E, a fronte di una spesa più contenuta, ridurrebbe anche l’impatto ambientale, portando un risparmio finale anche ai consumatori. Una media ponderata fra il costo effettivo del prodotto e il consumo finale.

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