Bollette, il Governo ha deciso: ecco il maxi piano anti-rincaro

Il Consiglio dei Ministri approva all’unanimità il maxi-decreto sul caro bollette. Interventi su Superbonus e automotive. Tutte le cifre.

 

Caro bollette, automotive, correttivi al Superbonus: il Consiglio dei Ministri ha dato il suo ok unanime al nuovo maxi-decreto sulle principali strategie di sostegno contro la crisi.

Decreto energia Superbonus
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Un piano da 6-8 miliardi, volti a contrastare i rincari e ad ammortizzare i costi in salita su tutti i fronti, a cominciare dal mercato auto. Lo stanziamento ad hoc sarà di circa 800 milioni, mentre più di 5 miliardi saranno destinati ai sostegni contro il caro bollette. Un pacchetto approvato dal Cdm al termine della riunione che ha visto coinvolti anche i capidelegazione delle forze di maggioranza. Una sterzata in positivo dopo la frenata piuttosto clamorosa della giornata di ieri sul tema del tetto al contante, con l’esecutivo battuto altre tre volte su temi caldi. Trovare la quadra sugli aiuti contro i rincari, però, era una sfida da vincere. E il Governo prova a rinsaldare la posizione con un piano allargato che coinvolgerà anche il Superbonus.

Sostanziosi gli interventi previsti sulle bollette: 5,8 miliardi per il secondo trimestre, incluso l’azzeramento degli oneri di sistema sull’elettricità, sia per le famiglie che per le piccole e medie imprese. Tre miliardi del pacchetto saranno destinati alle imprese più grandi. Per quanto riguarda il gas, si procederà con la riduzione dell’Iva al 5%, per un totale di circa 590 milioni, mentre la riduzione degli oneri dovrebbe attestarsi su circa 480 milioni. E ancora, altri 500 milioni saranno destinati al rafforzamento del bonus sociale, mentre il credito d’imposta per le imprese gasivore ed energivore richiederà rispettivamente 700 e 500 milioni di euro.

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Caro bollette e Superbonus, il piano del Governo: la distribuzione delle risorse

A proposito della riduzione dell’Iva e degli oneri generali, il settore del gas da solo vedrà coinvolto almeno un miliardo delle risorse stanziate. L’assoggettamento all’Iva del 5%, propria delle somministrazioni di metano destinato alla combustione per usi civili e industriali con contabilizzazione nelle fatture di aprile, maggio e giugno 2022, sarà valido anche per la differenza derivata dal ricalcolo degli importi. A patto che le somministrazioni siano contabilizzate sulla base di consumi stimati. Gli oneri derivanti si attestano a 591,83 milioni di euro per il 2022. Inoltre, come ulteriore misura, l’Arera ridurrà le aliquote sugli oneri generali di sistema per il gas. Fino a raggiungere la concorrenza dell’importo di 480 milioni di euro.

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Previsto anche il credito d’imposta per le imprese che effettueranno investimenti per l’efficientamento energetico. A questo proposito, farà parte dell’agevolazione l’incentivo rivolto a quelle imprese che promuoveranno le rinnovabili nelle Regioni meridionali, per uno stanziamento pari a 145 milioni di euro per il biennio 2022-2023. Inoltre, per le piccole e medie imprese verrà istituito il Fondo Rinnovabili Pmi da 267 milioni. Non solo bollette ed energia però. Anche se il settore automotive riceverà un fondo da 800 milioni, destinato a salire a un miliardo dopo il primo anno). Per quel che riguarda il Superbonus, vengono confermate le novità sulla cessione del credito. Possibile l’aumento delle sanzioni in caso di frodi. Inoltre, in caso di sequestro e dissequestro del credito, se la cessione viene effettuata a un intermediario si materializzerà la proroga del termine di utilizzo, derivata dal sequestro non motivato.

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