Luc Montagnier, quello che sappiamo sulla sua morte

Le notizie sulla scomparsa di Luc Montagnier, Premio Nobel per la Medicina, si susseguono senza sosta, tra fake e conferme.

luc montagnier

Oggi il circuito della cronaca è colmo di notizie che riguardano la scomparsa di Luc Montagnier, il virologo che ultimamente aveva fatto parlare molto di sé. Ma non per qualche scoperta scientifica. Anzi, il suo nome è stato addirittura “infangato” poiché dalle sue affermazioni dichiarate in più interviste trapelavano molti dubbi circa i vaccini Covid. E anche sulla politica mondiale ad essi connessa.

In un primo momento si era pensato ad una fake news. Infatti il primo sito che aveva sparlo la notizia era stato France Soir, una testata nota soprattutto nel circolo dei no-vax. Quando poi sono arrivate le prime conferme, lo stupore ha continuato a regnare tra chi ammirava il Professore per le sue grandi conquiste scientifiche e chi ha pensato che ci fosse “qualcosa dietro”.

È stato poi il quotidiano “Libération” che ha fugato ogni dubbio: tramite l’accesso ai certificati di morti depositati presso il Comune di Neuilly ha trovato anche quello redatto dall’ospedale dove era ricoverato Luc Montagnier. “Se n’è andato in pace, circondato dai suoi figli”, ha detto il dottor Gérard Guillaume, uno dei suoi più stretti collaboratori.

Chi era davvero Luc Montagnier

Senza voler scendere in dettagli, teorie e opinioni che mal si confanno a prescindere quando scompare una personalità di spicco come Montagnier, possiamo solamente ricordare quanto impegno abbia dedicato alla Scienza, e quali traguardi avesse raggiunto.

Ciò che lo ha portato al Nobel, dopo un’intera carriera cominciata nel 1955 a Parigi, è senza dubbio anche la scoperta inerente il Virus dell’HIV. In quegli anni ’80, quando la morte sembrava non risparmiare nessuno nel mondo, Montagnier fu il primo a individuare in pazienti affetti da AIDS un enzima che faceva pensare alla presenza di un retrovirus.

Negli Stati Uniti, anche Robert Gallo isolò un virus ritenuto capace di innescare l’insorgere della sindrome da immunodeficienza acquisita. Gallo definì questo virus appunto “Human Immunodeficiency Virus” più conosciuto come HIV I. Montagnier ci lascia senza dubbio un’eredità importante. Grazie ai suoi studi la scienza sta arrivando a creare un vaccino efficace anche per questa terribile malattia.

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