L’incognita dei saldi invernali: il calendario è pronto ma c’è un rischio

In arrivo il periodo di sconti. Iniziano Sicilia e Basilicata il 2 gennaio ma, anche quest’anno, sui saldi si staglia l’ombra del Covid (e di Omicron).

Saldi inizio Regioni
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Passate le Feste, sarà l’ora del risparmio. O meglio, del contenimento delle spese. Non è un caso che, dopo il periodo tradizionalmente di maggior consumo, vada a iniziare quello dei saldi. Altrettanto tradizionale e anche questo non è un caso. Quello che non si è speso a Natale, potrà essere speso in misura minore nel periodo immediatamente successivo, consentendo ai rivenditori di completare la vendita della merce grazie a una serie di sconti. In pratica, i saldi converrebbero a tutti, sia acquirenti che venditori. Chiaramente, non ci si potrà dedicare allo shopping selvaggio vista la situazione sanitaria. Anche se, durante gli acquisti natalizi, l’attenzione non è parsa sempre altissima.

A ogni modo, al di là delle restrizioni sanitarie, considerando il trend al risparmio dei consumatori il rischio è che si profili una scarsa affluenza, come accaduto lo scorso anno. Nel 2021, infatti, secondo i dati di Confesercenti si è registrato un calo fra il 40% e il 70%. Numeri decisamente poco incoraggianti anche per il futuro, visto che la stessa associazione parla di possibili cali anche per le prossime settimane. E qui sì, entra in gioco la variante Omicron: fra aumento di contagi e nuove restrizioni, il rischio concreto è quello di una nuova frenata nei consumi e quindi nell’economia. La stima è di 2 miliardi di euro in meno di consumi. Qualora il trend fosse confermato anche nel periodo di saldi, la riduzione dello 0,5% del tasso di crescita sarebbe dietro l’angolo.

Saldi invernali, il calendario: chi comincia per primo

A ogni modo, visto che l’ottimismo fa sempre bene, il calendario dei saldi invernali è stato stilato regolarmente. E la possibilità di acquistare a un prezzo ragionevole un capo d’abbigliamento desiderato o borse e camicie varie, sarà concessa come ogni anno. Almeno dai venditori. L’inizio, tradizionalmente a cavallo dell’Epifania, può chiaramente variare da Regione a Regione. Quest’anno la data è conforme: la maggior parte delle Regioni e le due Province autonome inizieranno il 5 gennaio, quindi prima dell’Epifania. Uniche eccezioni la Sicilia, la Basilicata e la Valle d’Aosta, le quali inizieranno addirittura prima. Rispettivamente il 2 gennaio le prime due e il 3 la terza. La data di chiusura è variabile ma comunque compresa fra il 15 febbraio (Lazio) e il 31 marzo (Friuli-Venezia Giulia). Chiuderanno il 2 aprile alcuni comuni del Trentino-Alto Adige.

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Classici saldi, classiche regole. Le iniziative dei commercianti, infatti, saranno regolate da precise disposizioni della legge 144/1998. Misure eccezionali sono state comunque previste per consentire un accesso regolare anche nel periodo di ristrettezza economica e sanitaria. Alcuni enti di categoria, come Confcommercio e Federazione Moda Italia, hanno infatti richiesto l’osservanza delle norme anti-Covid al fine di evitare assembramenti, l’obbligo delle mascherine ma anche dell’accettazione dei pagamenti elettronici, di qualsiasi importo si tratti. Va ricordato, però, che per l’esercente che rifiuta di eseguirle non è ancora prevista sanzione. Quest’ultima, infatti, scatterà dall’1 gennaio 2023.

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