Supermercato, attenti a quando entrate: cosa ci fanno a nostra insaputa

Attraverso una strategia di marketing i gestori dei supermercati portano le persone a spendere più del dovuto. Vediamo come si articola questa tecnica

Supermercati
Fonte Adobe Stock

Attuare un piano di marketing è alla base di qualsiasi esercizio commerciale, che per attirare i clienti e vendere i loro prodotti devono sempre inventarsi qualcosa di nuovo e di diverso.

Anche i supermercati nonostante siano un’attività primaria e teoricamente non avrebbero bisogno di chissà quali sponsorizzazioni, cercano di distinguersi per far fidelizzare i clienti al loro marchio. Alle volte però con le loro innovazioni ci portano a spendere più del dovuto. Vediamo in quali casi.

La tecnica con cui i proprietari dei supermercati ci portano a spendere di cui nessuno si accorge

Ad esempio è molto importante la disposizione dei prodotti nel supermercato, soprattutto all’ingresso. Un esempio in tal senso sono le piante, che con i loro profumi e i loro colori attirano i clienti.

Sarà che ancora non sono stati messi articoli nel carrello, ma in molti casi anche se proprio non ne necessitiamo, prendiamo una piantina da mettere in casa. Questo è solo un esempio chiaramente.

In generale puntare sull’impatto visivo è una tecnica che tante attività di questo tipo utilizzano. Tutto nella norma, nulla di illegale, però quasi tutti i clienti non ci fanno caso o comunque non si pongono interrogativi del genere.

Saperlo può essere un buon viatico per evitare di prendere prodotti inutili al supermercato. La possibilità di saper resistere alla tentazione è il primo passo verso un sano risparmio. Quindi d’ora in poi non appena si entra al supermercato anziché riempire il carrello per il gusto di farlo, ci si può fermare a ponderare su queste considerazioni per poi agire in maniera razionale. 

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Un’altra tecnica che spesso attira le persone è quella del prendi due e paghi uno. Magari l’articolo in questione non ci serve affatto e lo si acquista solo ed esclusivamente per una mera ragione di convenienza. Nulla di più sbagliato, a meno non si tratti di qualcosa che a tempo debito può tornare utile.

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