Mutuo e conto corrente: ecco in quale errore si può cadere facilmente

Solitamente quando si accende un mutuo si tende ad aprirlo con la stessa banca presso cui si dispone di un conto corrente. Vediamo se conviene e quali sono gli obblighi a cui adempire 

Mutuo e conto corrente
Fonte Adobe Stock

Nel momento in cui si ha intenzione di acquistare casa, la prima cosa da fare è chiedere un mutuo ad una banca. In linea di massima, si tende a chiederlo all’istituto di credito con cui si dispone di un conto corrente per cercare di ottenere dei tassi più vantaggiosi.

Naturalmente non è detto che sia sempre così. Alle volte può capitare di cogliere altre opportunità scrutando in giro per il web. Quindi si decide di mettere da parte la propria banca in favore di un’altra.

Mutuo e conto corrente: conviene o meno?

Per effettuare questa pratica non c’è bisogno di chiedere alcun permesso alla banca, si può tranquillamente richiedere il mutuo ad un’altra banca. Al contempo il decreto legge “Salva Italia” del 2011 obbliga gli istituti a non avere atteggiamenti ostruzionistici. Quindi non è possibile proporre condizioni non favorevoli nei confronti di un nuovo cliente nel caso in cui decidesse di aprire il conto corrente.

D’altronde l’articolo 36 bis del Codice dei consumatori parla chiaro. È considerata scorretta la pratica commerciale di una banca, di un istituto di credito o di un intermediario finanziario, che ai fini della concessione del mutuo, obbliga il cliente a sottoscrivere una polizza assicurativa erogata dalla medesima banca, istituto o intermediario. 

In virtù di ciò nonostante l’ampia libertà di scelta, resta comunque conveniente avere un conto corrente attivo con la stessa banca con cui si accende un mutuo. Infatti così facendo si gode della possibilità avere l’addebito automatico delle rate sul proprio conto, senza dover badare a scadenze e a pagamenti di eventuali bollettini. 

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Inoltre, attraverso il monitoraggio del Taeg (voce che comprende gli oneri accessori) si può usufruire di tassi più convenienti. Ma non finisce qui. Se con il passare degli anni cambiano le condizioni economiche dell’utente o della banca in termini di offerta, sarà possibile rinegoziare il mutuo.

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