Lavorare in Irlanda: un sogno realizzabile, a portata di mano

Lavorare in Irlanda è il sogno – realizzabile – di nostri molti connazionali. Società, lingua, mercato del lavoro. Ecco tutto ciò che bisogna sapere

Lavorare in Irlanda 

Tra i vari paesi che compongono il continente europeo, certamente l’Irlanda è tra quelli che attirano il maggior numero di turisti, provenienti anche da paesi piuttosto lontani. D’altronde, si tratta di uno dei territori più interessanti da visitare, sia per i panorami, che per il verde dei prati. Ma tanto altro merita di essere visto di questo paese che si affaccia sull’Oceano Atlantico.

Soprattutto, si rivela una meta interessante per tutti coloro che intendono lavorare altrove e, magari, trovare finalmente un’occupazione davvero compatibile con il proprio percorso formativo e con le proprie aspirazioni. Di seguito una sintetica guida pratica relativa a cosa occorre sapere della società e del mondo del lavoro irlandese, ai documenti e visti necessari e con uno sguardo anche agli stipendi pagati da quelle parti. Davvero l’Irlanda – oltre che meta turistica – è una buona destinazione per lavorare all’estero? Scopriamolo.

Irlanda: il contesto di riferimento

L’isola è la ‘terra verde’ per eccellenza e, d’altronde, non potrebbe essere diversamente. Il paese si caratterizza per l’impronta della vegetazione, molto estesa in tutta la sua superficie. I prati verdissimi, le tipiche scogliere e gli affascinanti castelli rappresentano elementi tali da attirare moltissimi turisti, italiani e non. Ma questi luoghi attirano anche molti giovani che vengono qui per approfondire i loro studi, migliorare la conoscenza della lingua inglese e – perché no – trovare lavoro.

Insomma l’Irlanda, ricca di storia e di interessanti miti, è adatta a tutti coloro che cercano atmosfere uniche a livello naturalistico ed un popolo accogliente e ospitale. E lavorare in Irlanda è sicuramente un’opzione da prendere in considerazione.

Da notare subito che il paese, oltre ad essere geograficamente meno estesa dell’Inghilterra, rispetto al paese con capitale Londra, ha un costo della vita inferiore. Proprio con riferimento ai giovani che intendono permanere qui un po’ di tempo, L’Irlanda offre varie opportunità lavorative per quanto attiene ad occupazioni part time e piccoli lavoretti. Per questa via, sarà possibile pagarsi le spese essenziali, per poi effettuare una ricerca più approfondita del lavoro più adatto al proprio profilo.

In linea generale, in Irlanda si trovano – in proporzione – maggiori opportunità di lavoro rispetto al nostro paese. L’Irlanda si caratterizza, inoltre, per un sistema fiscale molto interessante. La non eccessiva pressione delle tasse ha infatti spinto varie aziende multinazionali a trasferire le loro sedi italiane proprio in Irlanda. A ciò sono seguite così molte offerte di lavoro, rivolte anche a cittadini del nostro paese. Questi aspetti hanno reso l’Irlanda patria di alcuni colossi come Google o PayPal e un luogo in cui sono molto richiesti coloro che sono in possesso di una laurea tecnica.

Dal punto di vista delle retribuzioni, gli stipendi irlandesi sono circa il 50% più alti che in Italia mentre come è tipico degli ambienti di lavoro anglosassoni, la meritocrazia è un cardine nei rapporti di lavoro.

Irlanda: assicurazioni, affitti e costo della vita

C’è anche qualche aspetto che non gioca a favore del paese, ma d’altronde al mondo, mete ideali e senza ‘punti deboli’, non esistono. Per esempio l’assicurazione medica: i lavoratori debbono sottoscriverne una e non di rado non è pagata dal datore di lavoro. Il costo della vita è maggiore che in Italia, ma tenuto conto del fatto che anche gli stipendi sono più alti di circa il 50%, detta differenza è comunque assolutamente accettabile.

Oggi il mercato del lavoro irlandese è vivo e dinamico, e di certo non mancano le opportunità occupazionali.

Sul piano dei contratti d’affitto, i costi non sono esigui nelle grandi città come Dublino. È pur vero però che anche da noi la situazione è identica. Basti pensare ad una città come Milano, per fare un paragone. In tema di cibo, inoltre, certamente non si tratta della cucina italiana, perciò colui che è abituato a mangiare specialità nostrane, dovrà adattarsi alla cucina locale. Anche se non sarà difficile trovare buoni ristoranti italiani in Irlanda.

Dal punto di vista turistico, il paese è rinomato ed amatissimo per le scogliere e i magnifici paesaggi verdi, ma soprattutto – ciò che più interesserà agli expat – ha saputo uscire dalla crisi economica che ha colpito l’Europa alcuni anni fa, attirando negli ultimi anni – come accennato – molti italiani desiderosi di studiare e lavorare in Irlanda. Insomma, in una bilancia di pro e contro, i primi comunque prevalgono. Sono tanti gli italiani che guardano all’isola verde per eccellenza, per lavorare altrove e fare una prima esperienza di lavoro oltre confine. Lo abbiamo detto poco sopra: lavorare in Irlanda resta un obiettivo molto apprezzato, in virtù della qualità della vita e delle spese contenute rispetto alle non lontane città inglesi.

Lavorare in Irlanda: il fattore lingua

La Costituzione irlandese stabilisce che il gaelico irlandese sia lingua nazionale. Ma attenzione: meno della metà della popolazione lo parla correntemente. Invece vero è che tutti gli irlandesi parlano l’inglese, ossia l’altra lingua ufficiale. C’è inoltre una parte importante di emigrati residenti polacchi, che conservano l’uso della loro lingua. In estrema sintesi, comunque, per vivere e lavorare in Irlanda senza avere problemi a livello di comunicazione, è sufficiente conoscere l’inglese.

Anzi, la conoscenza dell’inglese è fondamentale e rientra quasi sempre tra i requisiti per lavorare in Irlanda, anche se una certa conoscenza dell’irlandese potrebbe aiutare. Rimarchiamo infatti che l’inglese e l’irlandese (noto anche come gaelico o gaelico) sono le due lingue ufficiali del paese.

In termini pratici, trovare un’occupazione senza parlare la lingua inglese è molto arduo, ma iniziare dai lavori più umili, come lavapiatti o addetto alle pulizie in albergo potrebbe comunque mettere in secondo piano il gap linguistico. In ogni caso, se l’obiettivo è restare in Irlanda a lungo, la miglior raccomandazione è quella di frequentare un corso di lingua, per avere poi maggiori chance di inserimento professionale duraturo e soddisfacente, anche dal lato economico. Per questa via sarà possibile sviluppare velocemente la conoscenza dell’inglese nei quattro settori di riferimento (lettura, espressione orale, ascolto, scrittura), così accrescendo le proprie capacità linguistiche.

Inoltre, non possiamo non sottolineare quanto segue. Anche se si è studenti, è possibile ottenere un lavoro in Irlanda. Infatti con l’apporto delle Università è possibile ottenere un work placement, vale a dire una sorta di alternanza scuola lavoro, organizzato direttamente dal mondo universitario irlandese. Da notare che tra i più interessanti lavori in Irlanda, per studenti, sono disponibili varie posizioni, che spaziano dal turismo all’accoglienza od alla ristorazione. D’altronde, è risaputo che gli studenti – di solito – cerchino attività di lavoro, da poter svolgere durante il tempo non rivolto specificamente allo studio. Tipici i lavori stagionali e temporanei.

Lavorare in Irlanda: documenti e burocrazia

Non dobbiamo assolutamente dimenticare che l’Irlanda è un paese incluso nello spazio europeo. Ne consegue che i cittadini italiani che intendono trasferirsi là non hanno necessità né di visto né di permesso di soggiorno, sia per lavorare che per viverci (da lavoratori o da pensionati).

Ovviamente però occorre ‘emergere’ durante la permanenza in questo Stato. In altre parole occorre rendersi visibili alle autorità irlandesi, al fine di poter restare là in modo conforme alle leggi locali. Per farlo, all’inizio basta un documento di riconoscimento, vale a dire carta d’identità o passaporto.

Gli obblighi di natura burocratica non sono però finiti qui. A parte il codice fiscale e la tessera sanitaria italiana – che è ovviamente opportuno portare con sé – infatti è obbligatorio ottenere il cd. PPSN (Personal Public Service Number), che di fatto ha un ruolo molto simile a quello del nostro codice fiscale. Infatti, proprio come il nostro codice, serve per una varietà di attività distinte. Il PPSN serve all’italiano che va in Irlanda, perché senza non sarà possibile ad esempio:

  • Avere accesso alla certificazione del reddito;
  • Trovare un lavoro, in quanto nessun datore di lavoro potrà assumere chi non lo possiede;
  • Conseguire la tessera sanitaria;
  • Ottenere l’assistenza dei servizi sociali.

In base alle norme in vigore nell’isola, per ottenere il PPSN, serve presentare un documento di identità, ed anche il Certificato internazionale di nascita. Quest’ultimo può essere ottenuto presso il Comune di nascita. Non è obbligatorio ritirarlo quando si è ancora in Italia: infatti ogni Comune può inviarlo anche via email o per posta.

Ma attenzione al seguente fondamentale requisito. Per ottenere il PPSN è necessaria anche una prova di residenza nel paese. In altre parole, le autorità del luogo vogliono avere la certezza che l’expat italiano viva lì stabilmente. E’ sufficiente la carta semplice, la quale attesti che davvero l’emigrato è nel paese, anche solo con residenza temporanea. Pensiamo ad es. a documenti come le bollette o i contratti di affitto.

Il PPSN può essere conseguito dall’expat italiano presso gli uffici del Social Welfare del Department of Social and Family Affairs. Questa struttura corrisponde di fatto al nostro INPS. Negli uffici in oggetto, l’interessato dovrà compilare la domanda in un modulo ad hoc.

Non è finita qui. Se è vero che la burocrazia irlandese non è insormontabile, è comunque esistente e presenta regole di cui tener sempre conto. Perciò, per poter vivere e lavorare in Irlanda, in maniera pienamente conforme alle regole locali, è necessario firmare altresì un contratto di apertura di conto corrente locale. Senza dimenticare la sopra accennata assicurazione medica, che è sicuramente un aspetto negativo sul piano economico. Infatti i lavoratori devono firmarne una e non di rado non è pagata dall’azienda o datore di lavoro.

Lavorare in Irlanda: come e in che città cercare un’occupazione?

Da notare che i percorsi per la ricerca del lavoro non sono diversi da quelli comunemente in uso in Italia. Infatti, è possibile affidarsi ad agenzie per l’impiego distribuite in tutto lo Stato o nelle più importanti località di ricerca di lavoro come, ad esempio, Dublino o Cork. Molto interessante è anche il portale istituzionale del Governo irlandese, che è opportuno consultare prima ancora di prendere l’aereo. Inoltre, tre le maggiori agenzie per il lavoro in Irlanda segnaliamo Manpower, Adecco e Solas, un’agenzia per l’impiego governativa.

Tra i portali web per la ricerca di un lavoro nel paese, meritano di essere citati soprattutto Prosperity e Techlife Ireland – per il settore IT e Digital Marketing – Hoteljobs – per il settore ristorativo e alberghiero. Molto utili anche Irishjobs, Stepstone e Recruitireland.

Se ci si chiede dove cercare lavoro, e dunque dove trovare un’occupazione, le risposte da dare sono più d’una. Vero è che tra le varie città irlandesi, grandi e meno grandi, è soprattutto la capitale la meta preferita dagli expat italiani che, annualmente, scelgono di trasferirsi a Dublino piuttosto che in altre città del paese. D’altronde, i motivi sono ben fondati.

Studiare o lavorare nella capitale, oppure fare entrambe le cose assieme, è diffusissimo tra gli expat che si recano in Irlanda. Dublino è una città ricca di elementi di attrazione, dinamica e che contribuisce con la percentuale più alta al PIL del paese. Va da sé insomma che le maggiori opportunità occupazionali si trovano qui. Non è particolarmente cara ed è ben collegata con gli aerei. Inoltre non è enorme e, ciò nonostante, è comunque una città cosmopolita e multietnica.

Insomma non deve stupire che, in ragione di questo, l’idea di lavorare e studiare in Irlanda spesso si traduce con un trasferimento nella città di Dublino. Qui vi sono – peraltro – le più interessanti opportunità di lavoro per aziende di grandi dimensioni. Ci riferiamo alle non poche multinazionali che hanno deciso di disporre uffici in città, come Apple, Amazon Irlanda, Ebay, Microsoft, giusto per citare alcune delle più note. Ciò è accaduto in virtù della posizione geografica ben collegata e alle basse aliquote dell’imposta sulle società. Nessun dubbio dunque: il mercato del lavoro è vivo ed in continuo fermento ed evoluzione.

Per coloro che invece intendono cercare (e trovare) opportunità occupazionali altrove, vi sono almeno tre centri di cui tener conto. Eccoli di seguito:

  • Cork: è una città simile a Dublino, ma meno caotica e più tranquilla. Per questo motivo è meta particolarmente gradita anche agli studenti, ed è idonea anche per i giovani che intendono trovare un primo impiego o che vogliono mantenersi nell’ambito dei corsi universitari o della lingua inglese;
  • Galway: località nella parte centrale dell’Irlanda, si tratta di un luogo famoso per il porto (molte le opportunità occupazionali nell’ambito) e per il fitto calendario di eventi e manifestazioni locali;
  • Belfast: anche questa città è piuttosto interessante, specialmente per le offerte di lavoro in campo industriale e commerciale.

Lavoro stagionale in Irlanda: i settori di interesse

Considerando gli aspetti tipici di un paese come l’Irlanda, si tratta di un paese ideale anche per esperienze di lavoro brevi. Tipiche quelle svolte durante il periodo estivo oppure per qualche mese dell’anno.

Specialmente i giovanissimi e coloro che vogliono perfezionare l’uso della lingua inglese, troveranno ottime opportunità nel campo turistico-ricettivo, vale a dire presso alberghi, ostelli, B&B, ristoranti, bar, locali di vario genere, oppure presso delle farm.

Con riferimento alle farm, intendiamo le moltissime fattorie del paese che offrono possibilità di lavoro a contatto con gli animali e la natura. Si tratta di un percorso di inserimento nel tessuto sociale del paese che, in qualche modo, ricorda quello delle farm australiane.

In linea generale, essendo Dublino e tutta l’Irlanda un territorio turistico, nell’ambito della ristorazione vi sono offerte di lavoro praticamente ogni giorno. Aspetto questo che potrebbe far trovare una prima occupazione con estrema velocità, svolgendo il classico lavoro di cameriere o lavapiatti, o magari lavorando in alberghi e strutture turistiche. Ciò è molto utile per una prima esperienza in terra irlandese, onde capire meglio come funziona la società da quelle parti e decidere consapevolmente se è davvero il caso di pianificare un trasferimento, per vivere e lavorare in Irlanda in modo duraturo e stabile nel tempo.

Irlanda: quanto si guadagna? Gli stipendi più interessanti

E’ importante notare che gli stipendi irlandesi sono in media maggiori di quelli italiani. Dobbiamo infatti tener sempre presente che l’Irlanda è uno degli Stati del mondo con il salario minimo garantito più alto, e inoltre nel paese ci sono moltissimi benefit come, ad esempio, bonus legati agli obiettivi, una minore pressione fiscale e meno tasse in busta paga. Insomma non vi sono dubbi: nella ‘terra verde’ per antonomasia i lavoratori sono rispettati e i loro diritti sono assicurati da norme di legge ad hoc.

Tuttavia è pur vero che non è possibile fare un effettivo confronto tra benefit italiani e irlandesi, in quanto da quelle parti non esiste tredicesima né TFR ed i contributi e l’assicurazione sulla salute sono parzialmente a carico dell’assunto. Anche questi sono fattori che debbono essere valutati dal potenziale expat che sta considerando l’idea di prendere un aereo con destinazione Irlanda.

Molti si potrebbero chiedere quali sono, all’incirca, gli stipendi medi versati in Irlanda. Ciò fine di avere un immediato quadro della situazione, in rapporto alle prospettive economiche di un trasferimento nella ‘terra verde’. Ecco qualche interessante dato sulle professioni e i lavori più retribuiti:

  • Contabile: 30-32mila euro;
  • Impiegato amministrativo: 20-25mila euro;
  • Segretaria: 18.000-20.000 euro;
  • Insegnante: 30-35mila euro;
  • Ingegnere: 35-40 mila euro;
  • Infermiere: 35-40mila euro;
  • Cameriere: 11-13mila euro;
  • Direttore finanziario: 135-140mila euro;
  • Direttore di filiale bancaria: 70.000-75mila euro;
  • Contract Manager: 82.000 – 84.000 euro;
  • Project Manager ingegneristico: 80.000 – 86.000 euro;
  • Software Architect: 93K
  • IT Senior Project Manager: 90.000-95.000 euro;
  • Software Development Manager: 95.000-100mila euro;
  • Dentista: 85.000 – 90.000 euro;
  • Chef pasticcere professionista: 80.000 – 82.000 euro;
  • Sales Director: 110-130mila euro.

Lo stipendio medio in Irlanda supera non di poco i 2mila euro ed è quindi più alto di quello italiano. Ma è altrettanto vero che il costo della vita nel paese è maggiore che da noi. Come si può notare, tra le professioni che garantiscono gli stipendi più corposi, vi sono quelle del ramo ingegneristico ed informatico. Molte aziende di rilievo hanno deciso di stabilirsi qui, perciò se l’interessato è in possesso di una laurea tecnica e magari anche di una buona esperienza sul campo, certamente potrebbe avere le carte in regola per trovare un lavoro in Irlanda.

Invece, in rapporto alla tassazione degli stipendi, in Irlanda funziona più o meno come nel sistema fiscale italiano. Infatti, il lavoratore è tassato in base alla propria RAL annuale e in rapporto a tasse che possono essere riconducibili, in qualche modo, alle nostre IRPEF o addizionali provinciali e regionali. Non vi sono insomma differenze molto marcate, sotto questo punto di vista.

Lavorare in Irlanda come medici o infermieri: ecco perché

Oltre al settore tecnico, anche quello medico-farmaceutico è molto quotato nel paese nonché assai interessante per moltissimi expat che intendono trasferirsi a vivere e lavorare in Irlanda.

Dobbiamo rimarcarlo: per chi desidera lavorare come medico o infermiere, le possibilità non sono affatto poche, e questo proprio perché l’Irlanda non ha sufficiente personale specializzato per poter coprire tutti i posti di lavoro in concreto disponibili.

L’aspetto delle retribuzioni è degno di nota. Scegliere di lavorare in Irlanda come infermiere o medico significa poter contare su stipendi molto buoni, anche per gli infermieri non specializzati, ma soprattutto per i medici. I primi non guadagnano meno di 35.000-36.000 euro all’anno, mentre i secondi il doppio. Da ricordare altresì che – per svolgere queste professioni – il titolo italiano è riconosciuto ma è obbligatorio comunque iscriversi agli “albi irlandesi” di abilitazione a questo genere di attività di lavoro.

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Lavorare in Irlanda può rivelarsi un’ottima scelta

Alla luce di quanto abbiamo detto finora non deve stupire che l’Irlanda sia un Paese che, annualmente, richiama tantissimi expat italiani. Sono molte migliaia i nostri connazionali che, con esperienza o alle prime armi e con la voglia di imparare una nuova professione, hanno già preso un aereo con destinazione Dublino.

In linea generale, infatti, il lavoro per italiani in Irlanda c’è ed è in buona quantità. Sia che si stia valutando un lavoro temporaneo oppure uno fisso, le probabilità di successo sono molto mediamente più alte che in Italia, in quanto il mercato del lavoro locale è molto vivo e dinamico e apprezza certamente le competenze e capacità anche di chi proviene dall’estero.

Certo è che conoscere la lingua sarà molto importante, ed anzi decisivo al fine di trovare un’occupazione davvero compatibile con il proprio percorso di studi e professionale. Ecco perché è raccomandato lo svolgimento di corsi mirati a perfezionare le conoscenze dell’inglese. Specialmente se il desiderio iniziale è quello di prendere confidenza con il luogo, magari svolgendo una professione a contatto con il pubblico, come ad esempio nel settore della ristorazione.

Chi intende tentare di trovare lavoro in Irlanda dall’Italia, può farlo e ciò anzi è ampiamente possibile. Oggi il web si rivela molto utile, anche da questo lato. Non deve infatti sorprendere che le offerte di lavoro specifiche per italiani possano essere trovate, ad esempio, sia su gruppi Facebook o anche all’interno del sito web della Camera di commercio italo-irlandese. Questo sito può peraltro essere utilizzato dal potenziale expat, al fine di individuare delle offerte specifiche di aziende italiane nel paese.

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