Vacanze di Natale, dubbi e paure: gli italiani non partono più

Milioni di disdette di prenotazioni per le vacanze di Natale e il ponte dell’Immacolata. Gli italiani hanno paura e i dubbi sono troppi per partire.

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L’attesa di un ritorno alla normalità non è finita. Milioni di persone hanno prenotato nei mesi passati un viaggio per il periodo natalizio ma ora la paura sale e le disdette sono all’ordine del giorno. La risalita della curva Covid, l’aumento dei ricoveri e della percentuale di bambini colpiti dal Coronavirus spaventa le famiglie e fa crescere i dubbi. Una nuova rinuncia, dunque, per tutelarsi dal rischio della quarta ondata che blocca nuovamente la rinascita del turismo. Le Vacanze di Natale si passeranno, forse, in famiglia, nella propria città, così come dimostrano le 2,5 milioni di disdette di prenotazioni pervenute in poche settimane.

Prenotazioni cancellate, le Vacanze di Natale sono un miraggio

Fiduciosi nella campagna vaccinale, gli italiani hanno nei mesi passati prenotato alberghi e b&b per fare una vacanza durante il periodo natalizio. I piani, però, sono ora cambiati; la situazione si è complicata, la quarta ondata è annunciata e la scelta sembra essere una sola. Le disdette delle prenotazioni sono iniziate e poche persone viaggeranno nel mese di dicembre.

Da 35 milioni di partenze previste per festeggiare le vacanze di Natale lontani da casa si è passati a 21 milioni in un solo mese. Si tratta, dunque, di 11 milioni di prenotazioni cancellate tra il ponte dell’Immacolata, Natale e Capodanno. E i numeri continuano ad aumentare in negativo.

Cosa spaventa gli italiani

I vaccinati dovrebbero sentirsi più sicuri negli spostamenti e non avere paura di possibili contagi. Eppure le disdette provengono anche da chi il ciclo vaccinale lo ha completato. I timori sono più forti tra i vaccinati che tra i no-vax. I primi temono di ricadere in un lockdown e in chiusure generali come sta accadendo in Austria o Germania. E pensare di ritornare ad un anno e mezzo fa, quando non c’era ancora il vaccino e, soprattutto, dopo aver agito secondo coscienza per tutelare sé stessi e gli altri è inaccettabile. Cresce, così, la rabbia per i no-vax che incuranti delle possibili conseguenze non controllano le proprie azioni e agiscono come se una pandemia globale non avesse colpito tutta la popolazione mondiale. Come arginerà il Governo questa situazione di pericolo?

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Le soluzioni del Governo

Il Governo deve cercare di garantire la possibilità di vivere le vacanze di Natale con spensieratezza – sempre rispettando le direttive di base per ridurre i contagi – soprattutto nei confronti di chi preserva se stesso e gli altri. Si parla, dunque, di una stretta sul Green pass e sulle vaccinazioni. L’idea del Super Green pass sta prendendo forma, la reintroduzione dei colori con limitazioni aggiuntive è una possibilità sempre più vicina così come l’applicazione di divieti differenti per chi ha o no il vaccino (ad esempio scia solo chi è vaccinato).

Continua, poi, a farsi sentire la possibilità di introdurre l’obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori come insegnanti e agenti di pubblica sicurezza. Insomma, la situazione appare ancora ingarbugliata e gli italiani dubbiosi sono tanti, come dimostrano le numerose disdette per le vacanze di Natale.

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