Bonus casa, valanga di sanzioni in arrivo: per molti ‘furbetti’ sarà un amaro Natale

Bonus casa, il Fisco è pronto a sanzionare tutti coloro che saranno accusati di illeciti. I furbetti della misura iniziano a tremare.

Bonus Casa furbetti
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Il Governo eroga con continuità bonus e agevolazioni per aiutare i cittadini in difficoltà economica. Alcune misure sono pensate per sostenere i lavoratori, altre le famiglie; in alcuni casi è previsto un limite ISEE per l’accesso mentre altre volte le condizioni da rispettare sono differenti. In ogni caso, il rispetto dei requisiti e dell’iter è preteso dall’Agenzia delle Entrate. Qualora venissero riscontrati illeciti, infatti, il Fisco avvierebbe richieste di risarcimento, restituzione dell’importo richiesto illegittimamente e applicherebbe sanzioni ai contribuenti “furbetti”.

Bonus casa, quali sono gli illeciti riscontrati

Proprietari di immobili e residenti in condomini sono a rischio di penali e sanzioni fiscali. Dichiarazioni false e rigonfiamenti degli importi spesi sono alla base degli illeciti riconosciuti dal Fisco come atti da condannare. I controlli che l’ente di riscossione ha già avviato riguardano principalmente il Bonus Casa richiesto da tanti contribuenti per ristrutturare un immobile sfruttando il Superbonus 110% oppure l’ecobonus o il sisma bonus.

Le verifiche vertono soprattutto sui metodi di pagamento alternativi alla detrazione fiscale. Parliamo della cessione del credito a terzi e dello sconto in fattura. Il Fisco controllerà, dunque, che l’obbligo del visto di conformità sia stato rispettato. L’eccezione alla regola è prevista solo nel caso in cui il contribuente abbia presentato la dichiarazione tramite Caf o con il modello pre-compilato dell’Agenzia delle Entrate.

I requisiti dichiarati corrispondo a verità?

Il Superbonus 110% così come qualsiasi altro bonus o agevolazione prevede dei requisiti da soddisfare per accedere alla misura. Il Fisco procederà con i controlli al fine di identificare chi ha dichiarato il falso pur di ottenere lo sconto. L’obiettivo sarà raggiunto incrociando i dati a disposizione dell’ente con quelli forniti dal contribuente in fase di comunicazione. In caso di irregolarità la cessione o lo sconto in fattura non verranno concessi e i richiedenti dovranno pagare le spese di tasca propria.

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I controlli non finiscono qui, anche le spese nel mirino del Fisco

Oltre ai metodi di pagamento, il Fisco verificherà le spese sostenute controllando che i costi indicati dal contribuente corrispondano a lavori effettivamente effettuati. Lo scopo è di identificare fatture gonfiate dai furbetti per poter ottenere illegittimamente guadagni aggiuntivi.

Il Ministero per la Transizione Ecologica presenterà al riguardo una tabella contenente un tariffario dei lavori previsti dal Bonus Casa. Il prezzario dovrà essere utilizzato per comparare le cifre con quelle indicate dal richiedente della misura e stabilire, così, la presenza o meno di irregolarità.

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