Covid, contagi nuovamente in salita: cosa prevede il nuovo decreto

L’incidenza del covid in Italia sta vivendo una fase di aumento. Ecco cosa sta ponderando il Governo Draghi per ovviare alla situazione

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La situazione covid in Italia allo stato attuale non è così grave come in altri paesi del mondo. Al contempo numeri che testimoniano una lenta e costante risalita non si possono ignorare.

L’indice Rt nazionale resta stabile a 1,21 quindi comunque al di sopra della soglia pandemica. Nella settimana dal 12 al 18 novembre 2021 però l’incidenza del covid è aumentata con 98 casi su 100mila abitanti (a fronte dei 78 su 100mila della settimana precedente).

Covid, contagi in crescita: cosa cambia per lockdown, green pass e terza dose

Conforta il leggero abbassamento dell’indice di trasmissibilità sui casi con ricovero ospedaliero, che si assesta ad 1,09 contro 1,14 della settimana precedente. I ricoveri in area medica sono al 7,1% mentre le terapie intensive al 5,3%.

Per effetto di ciò rischiano seriamente la zona gialla a partire da lunedì 22 novembre il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige e le Marche. La prima regione citata ha già il 14% di posti occupati in terapia intensiva.

Un quadro che deve far riflettere in qualche modo. Il Governo dal canto suo sta studiando un nuovo decreto per ovviare alla situazione come il lockdown per non vaccinati così come richiesto dai governatori di alcune Regioni. Il modello è stato introdotto da poco in Austria (ma rimodellato immediatamente in lockdown per tutti e obbligo di vaccinazione) ha come chiaro intento quello di convincere chi finora si è astenuto a sottoporsi all’inoculazione.

Al momento è solo un’ipotesi che però potrebbe diventare insistente qualora qualche territorio finisca addirittura in zona arancione. Più percorribile la pista della terza dose, che appare necessaria visto che gli effetti del vaccino nei confronti delle forme sintomatiche sembrano perdere di efficacia dopo 6 mesi. 

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Quindi, si vuole rafforzare la protezione individuale accelerando la campagna di somministrazioni, partendo dalle categorie più a rischio. Per quanto concerne il Green Pass invece l’Esecutivo ha in mente un rafforzamento: bar, ristoranti, cinema, teatri e altri luoghi di aggregazione potrebbero essere preclusi ai non vaccinati. A prescindere da ciò, con tutta probabilità il certificato verde passerà da 12 a 9 mesi di validità.

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