Ritrova ingente somma in lire, poi va in banca per il cambio: il finale thrilling

Un uomo rinviene in un vaso un cospicuo gruzzoletto in lire. Ricostruiamo la dinamica dell’accaduto e dei possibili scenari futuri 

Banconota lire
Foto © AdobeStock

Avere del denaro senza effettuare il benché minimo sforzo è un po’ il sogno nascosto di ogni persona. Naturalmente nella realtà dei fatti ciò è solo mera utopia. Per poter guadagnare sono necessari lavoro e sacrifici. 

Alle volte però può capitare qualche colpo di fortuna, come una vincita al gioco o un ritrovamento inaspettato. A tal proposito, ecco una storia tanto curiosa quanto beffarda, che però vale la pena di raccontare.

Ritrova vecchie lire in un vaso, ma la felicità si trasforma in beffa

Il teatro di questo curioso avvenimento è Dueville paese situato nella provincia di Vicenza. È lì che un uomo ha ritrovato per puro caso 15 milioni di vecchie lire rigorosamente in banconote di vario taglio in un datato vaso ricevuto come regalo di nozze nel 2001.

Lo aveva riposto in cantina 18 anni fa, solo perché a lui e alla sua compagna non piaceva. Mai avrebbe potuto ricordare che al suo interno vi aveva riposto un tesoro così prezioso. Certo non si tratta di una cifra che può cambiare la vita, ma nemmeno così irrisoria.

Purtroppo però la Banca d’Italia ha declinato la richiesta di cambio perché come è ben risaputo, dal 28 febbraio 2012 non è più possibile convertire la precedente valuta con quella attuale. Si tratta di una condizione piuttosto nota in questo ambito anche se la giurisprudenza dice tutt’altro in merito alla questione.

Infatti, secondo quest’ultima qualsiasi forma di prescrizione o decadenza decorre da quando il soggetto è in grado di far valere il proprio diritto. In questo caso quindi, i dieci anni per il cambio lire-euro dovrebbero partire dal momento del ritrovamento del denaro.

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Per effetto di ciò il protagonista di questa vicenda ha deciso di andare fino in fondo e di agire per vie legale contro Banca d’Italia. Sarà quindi il Tribunale Civile di Roma a stabilire se l’uomo potrà ottenere la conversione della somma del vecchio conio, che al cambio corrispondono a circa 8.000 euro. 

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