Non aprite quel messaggio della banca, potreste ricevere una brutta sorpresa

Torna a far capolino la truffa ai danni di Intesa San Paolo. Un messaggio con una semplice comunicazione è a tutti gli effetti un tentativo di raggiro

Intesa San Paolo
Foto © AdobeStock

Non c’è pace per la banca Intesa San Paolo. Nel corso del 2021 sono andati in scena diversi tentativi di raggiro a nome del noto istituto di credito, che nonostante i molteplici sforzi non è riuscito ancora ad estirpare questa piaga.

La truffa che sta imperversando nell’ultimo periodo è stata ravvisata dal gruppo stesso, il quale ha voluto mettere in guardia i propri clienti con una comunicazione ufficiale sulla propria pagina Facebook. Quindi, qualora dovessero arrivare strani messaggi a nome di Intesa San Paolo è meglio non aprirli. Per ogni dubbio si può sempre chiamare la propria filiale di fiducia.

Truffa Intesa San Paolo: come funziona e cosa bisogna fare per evitarla

Per combattere il nemico però bisogna conoscerlo. Quindi cerchiamo di scrutare i particolari di questa subdola truffa in modo tale da comprendere quali sono le modalità di azione dei cybercriminali.

Il messaggio (sms o email) invita ad inserire le proprie credenziali di accesso ai servizi di banca online e ha tutti i connotati della comunicazione ufficiale. Tra i metodi più in auge c’è quello inerente la possibile rimozione del conto e la necessità di doverne stipulare uno nuovo.

Un’altra tipologia invece recita questo contenuto: “Hai un pagamento da effettuare. Entra e verifica nella tua app”. In questo caso però Intesa San Paolo invia una notifica di pagamento. Qualora non arrivi è altissima la probabilità che dietro ci siano dei malviventi.

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Nonostante ciò i modi per difendersi sono molteplici e anche piuttosto efficaci. In primis è bene rammentare che la suddetta banca non contatta i propri avventori attraverso sms, email o social chiedendogli i loro dati personali.

Cosa ancor più importante, non inserirà mai dei link in cui si viene invitati ad inserire le proprie informazioni. Se ciò avviene è perché è il cliente a chiamare il servizio assistenza, ma l’iniziativa non può e non deve mai partire dalla banca.

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