La Polizia accusa milioni di italiani di pedopornografia, controllate la mail: qualcosa non quadra

Nuovo pericolo in arrivo via e-mail. Le frontiere della truffa online si allargano fino a coinvolgere la polizia. Attenzione al contenuto ingannatore di una missiva.

Attacco hacker
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Siamo continuamente esposti a nuove truffe, sempre più ingegnose e difficili da riconoscere. I tentativi di phishing che hanno come mittente di una falsa e-mail le banche più note sono all’ordine del giorno ed abbiamo imparato a prestare molta attenzione al contenuto del messaggio e soprattutto ai link interni alla posta elettronica. Ora, però, è in atto un nuovo raggiro che utilizza un mittente differente, la Polizia. Nello specifico, stanno girando delle false e-mail che sembrano inviate da Franco Gabrielli, Autorità delegata per la Sicurezza della Repubblica.

Il pericolo dell’e-mail truffa di Gabrielli

La Polizia Postale avvisa i cittadini di una finta e-mail che ha come mittente Franco Gabrielli, ex capo della Polizia di Stato, e come contenuto un messaggio altamente preoccupante. Il presunto Franco Gabrielli, direttore di Europol, commissario di divisione, capo della brigata per la protezione dei minori informa il destinatario della missiva di un sequestro informatico di Cyber-infiltrazione riguardante pedopornografia, cyber-pornografia, pedofilia, traffico sessuale e esibizionismo in seguito al quale si è diventati oggetto di vari procedimenti legali in vigore.

Il messaggio continua invitando il malcapitato a contattare entro le 24 ore successive dalla ricezione della e-mail un indirizzo di posta elettronica minacciando un mandato di arresto qualora non si procedesse con quanto indicato.

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Le conseguenze della falsa missiva

Qualora il destinatario della falsa e-mail per timore delle minacce effettuate dal finto Franco Gabrielli seguisse le indicazioni contenute nel messaggio rischierebbe di perdere la privacy dei dati personali. La Polizia Postale, infatti, crede che obiettivo della truffa possa essere il voler rubare i dati sensibili degli utenti oppure richiedere pagamenti o inserire virus informatici nel device del malcapitato. La raccomandazione , dunque, è di non dar seguito alla e-mail, non contattare alcun altro indirizzo di posta elettronica e di non fornire i propri dati personali. L’unica comunicazione dovrà essere quella alla Polizia Postale per segnalare il tentativo di truffa che ha come mittente Franco Gabrielli.

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