Spese mediche nel 730, a rischio la detrazione: l’errore da evitare per non avere ripercussioni

Le detrazioni fiscali per le spese mediche spettano solo se il pagamento è avvenuto con metodi tracciabili. L’asserzione è sempre valida?

spese mediche 730
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Il modulo 730 consente di approfittare delle detrazioni fiscali sulle spese mediche. E’ risaputo da ormai due anni che l’inserimento di queste spese nella dichiarazione dei redditi è legato ad un metodo di pagamento ben preciso, quello tracciabile. L’uso del contante, dunque, non è consentito ma cosa accade se si procede con il pagamento di quanto dovuto in parte in contanti e in parte con bancomat o carta di credito?

Spese mediche nel 730, analizziamo la situazione

La Legge di Bilancio del 2020 ha introdotto l’obbligatorietà di pagamento con mezzi tracciabili per poter scaricare nel 730 le spese mediche, le spese di istruzione, quelle veterinarie, funebri e simili. Di conseguenza, l’unico modo per avere la certezza di ottenere le detrazioni fiscali è di pagare quanto dovuto con bancomat, carta di credito, carta di debito, assegno e altri strumenti tracciabili.

E’ opportuno sottolineare, però, i casi in cui è possibile pagare in contanti. Il riferimento è a medicinali, dispositivi medici, prestazioni sanitari acquistate presso strutture pubbliche oppure presso strutture sanitarie private ma accreditate al Servizio Sanitario Nazionale. Pur pagando in contanti, si avrà diritto alla detrazione del 19%.

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Quando è necessario il pagamento tracciabile

Tra le spese sanitarie non rientrano solamente i farmaci ma anche analisi del sangue, holter, elettrocardiogramma, visite e altri servizi il cui pagamento dovrà necessariamente avvenire con strumenti tracciabili per usufruire della detrazione nel 730. Pagando in parte in contanti e in parte con bancomat o carta di credito si potrebbe pensare che la detrazione riguarderebbe solamente l’importo corrisposto con metodi tracciabili. La realtà è differente. Nel caso in cui, infatti, entrambe le spese risultino all’interno dello stesso scontrino, non si potrebbe scaricare alcun importo. Questo perché gli operatori sanitari devono comunicare al Sistema Tessera Sanitaria le spese mediche sostenute dai contribuenti durante l’anno.

L’Agenzia delle Entrate, poi, acquisirà e verificherà i dati separando gli scontrini che riportano il pagamento in contanti da quello effettuato con metodi tracciabili. L’operazione è fondamentale per la compilazione del 730 pre-compilato. Di conseguenza, l’emissione unica di uno scontrino per una spesa pagata in parte in contanti e in parte con bancomat o simili non verrà conteggiata dal Fisco e non potrà essere scaricata. L’unica possibilità per il contribuente è scaricare autonomamente la parte consentita in fase di dichiarazione dei redditi.

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