Vaccino anti-Covid, avviata prima azione di risarcimento: cosa sta succedendo

Avviata la prima azione di risarcimento per danni da vaccino anti-Covid. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.

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Fonte: Pixabay

Da ormai più di un anno e mezzo il Covid è entrato nelle nostre esistenze, portando con sé una serie di ripercussioni negative sia a livello economico che sociale. Varie le misure adottate dal governo al fine di contrastare la diffusione di tale virus, con restrizioni che hanno portato anche alla chiusura di molte attività. Ma non solo, nel frattempo prosegue la campagna di vaccinazione. Proprio i vaccini, messi a disposizione nel giro di pochi mesi, hanno portato con loro anche diversi dubbi.

Se da un lato vi sono coloro felici del loro arrivo, allo stesso tempo non manca chi continua a nutrire delle perplessità. Proprio in questo clima di incertezza ha destato preoccupazione la vicenda di un 46enne romano. Quest’ultimo, infatti, ha avuto un ictus cerebrale ischemico poche ore dopo aver fatto il vaccino. Una vicenda che non è passata inosservata, con il Codacons che ha deciso di avviare la prima azione di risarcimento per danni da vaccini anti-Covid.

Colpito da ictus cerebrale ischemico dopo vaccino

Tra le misure attuate dal governo più discusse si annovera il Green Pass. Quest’ultimo, a partire dallo scorso 6 agosto, è obbligatorio per accedere a numerose attività al chiuso. Ma non solo, a partire dal 15 ottobre fino al 31 dicembre 2021, data di scadenza dello stato d’emergenza, i lavoratori dovranno presentare la certificazione verde anche per accedere al posto di lavoro.

Al fine di ottenere tale certificato, come noto, bisogna eseguire uno dei tamponi considerati validi ai fini del Green Pass, oppure aver fatto il vaccino. A proposito di quest’ultimo, interesserà sapere che il Codacons ha avviato la prima azione di risarcimento per danni da vaccino anti-Covid. In particolare l’associazione dei consumatori ha avviato la pratica per conto di un 46enne romano. Quest’ultimo ha avuto un ictus cerebrale ischemico poche ore dopo essersi vaccinato.

Il paziente in questione si è sottoposto lo scorso 6 agosto alla somministrazione del vaccino Johnson & Johnson. Poche ore dopo ha iniziato ad accusare i primi malori. Tra questi si annoverano dolore al braccio e una paresi sul lato sinistro del viso in prossimità della bocca che gli impediva di parlare correttamente. Per finire ha perso i sensi.

Vaccino anti-Covid, Codacons avvia prima azione di risarcimento per danni

Il Codacons ha spiegato che il paziente è stato “portato d’urgenza al Pronto Soccorso del S. Eugenio dove, una volta eseguite le necessarie indagini, veniva diagnosticato un ictus cerebrale ischemico a carico dell’emisfero destro e veniva immediatamente approntata una trombolisi per via endovenosa”. A seguire il trasferimento presso la Clinica Villa Sandra di Roma per fare la riabilitazione neuromotoria, con il paziente alle prese con difficoltà motorie e sensitive a carico dell’emisoma sinistro, il linguaggio risulta parzialmente disartrico, presenta una deviazione verso destra della rima boccale e lamenta un profondo stato astenico“.

Da qui la decisione del paziente e della sua famiglia di rivolgersi al Codacons. Il professore Carlo Rumi ha quindi redatto una perizia medica. Da quest’ultima si evince quanto segue: “Appare evidente come la circostanza della procedura vaccinale possa avere rappresentato il ‘primum movens’ di un episodio tromboembolico (come già evidenziato nella letteratura scientifica) in un soggetto sano, di 46 anni, privo di importanti ed evidenti fattori di rischio (soggetto non fumatore, non bevitore, non uso a sostanze stupefacenti, non diabetico, non iperteso, non in eccedenza ponderale (peso kg 70, altezza cm 174), non predisposizioni genetiche, né familiarità per malattie tromboemboliche o per alterazioni del sistema emocoagulativo“.

Il diritto al risarcimento delle vittime di danni da vaccinazione

Per questo, ha sottolineato il Codacons, “risulta ampiamente confermata e dimostrata l’ipotesi secondo la quale la procedura vaccinale che ha preceduto l’episodio tromboembolico è stata in grado di determinare e produrre, anche in termini di concausa, l’evento avverso, come già comprovato dalla letteratura scientifica nonché dal parere tecnico del medico incaricato di valutare il caso de quo“. Per questo motivo l’associazione dei consumatori ha deciso di avviare una azione per risarcimento danni, con richiesta di indennizzo. Questo così come previsto ai sensi della legge 210/92 che riconosce un risarcimento alle vittime di danni da vaccinazioni.

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In caso di mancato risarcimento, il Codacons fa sapere che “scatterà una formale causa in tribunale contro il ministero della Salute per far ottenere al cittadino danneggiato dal vaccino il risarcimento cui ha diritto“. Il Codacons invita inoltre tutti coloro che abbiano riportato dei danni a causa del vaccino anti-Covid a contattarli attraverso l’apposita pagina. In questo modo l’associazione provvederà a fornire informazioni utili e assistenza legale ai soggetti interessati.

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