Conto corrente, verità inaspettata: quando è protetto e non rischia pignoramenti

Non sempre il conto corrente può essere pignorato. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quando è protetto e tutto quello che c’è da sapere in merito.

conto corrente cointestato non pignorabile
Foto © AdobeStock

Sono molte le famiglie che, a causa dell’impatto negativo del Covid sull’economia, si ritrovano a dover fare i conti con una difficile gestione delle finanze personali. Riuscire a far fronte alle varie spese risulta sempre più difficile. Se tutto questo non bastasse, sono in molti a temere di dover fare i conti con le ripercussioni derivanti da alcuni debiti pregressi.

Una situazione che coinvolge, a differenza di quanto si possa pensare, un gran numero di persone, che si chiedono pertanto come difendere i propri risparmi. A tal proposito, infatti, interesserà sapere che vi sono alcuni casi, in particolare, in cui il proprio conto corrente è protetto e non rischia pignoramenti. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Conto corrente, quando è protetto e non rischia pignoramenti: tutto quello che c’è da sapere

Non sempre, purtroppo, le cose vanno come si desidera. Lo sanno bene coloro che vedono i risparmi di una vita in pericolo per via del pignoramento del proprio conto corrente. Una situazione che coinvolge, purtroppo, molte più persone di quello che si possa pensare e per cui è bene sapere come fare per difendersi. Come noto, infatti, nel momento in cui non si riesce a pagare determinati debiti, il debitore può essere esposto ad azioni di tipo esecutivo.

Tra queste si annovera proprio la confisca del conto corrente. A tal proposito è bene sapere che vi sono alcuni casi in cui il conto non è soggetto a pignorabilità. Ne è un chiaro esempio quando il conto risulta sotto fido bancario. Questo vuol dire che i soldi presenti corrispondono a un prestito da parte di un istituto di credito e per questo non sono presenti sul conto soldi da poter pignorare.

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La soluzione più gettonata, onde evitare di vedersi portare via tutti i propri risparmi, però, resta quella del conto cointestato. In questo modo può essere pignorato solo il 50% delle somme depositate, evitando allo stesso tempo il blocco del conto. Questo avviene in quanto si parte dalla presunzione che entrambi i cointestatari contribuiscano a versare somme di denaro sul conto. Proprio per questo motivo, se uno dei due intestatari non è coinvolto nel debito, non si può procedere con il completo pignoramento del conto corrente.

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