Canone Rai, quando scatta l’esenzione: il caso dei vecchi Tv

Tassa costante e ben poco apprezzata, il Canone Rai concede delle esenzioni in casi estremi. Previa, naturalmente, apposita comunicazione.

Tv Canone Rai
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L’esenzione dal Canone Rai, per quanto auspicata da molti (e da tanti altri sperata a livello generale), riguarda solo una determinata categoria di contribuenti. Tuttavia, in alcune circostanze, subentrano alcune condizioni che richiedono dei chiarimenti per quel che riguarda il pagamento della tassa (ad esempio sui vecchi televisori) e anche per eventuali esenzioni. In effetti, esistono dei casi in corrispondenza che permettono anche di non pagare l’abbonamento. La questione si palesa soprattutto nel caso in cui si disponga di vecchi dispositivi, inclusi Pc ormai in disuso.

In questi casi, le esenzioni applicate al Canone Rai risultano essere le stesse previste dalle disposizioni generali. Miliari in servizio, contribuenti over 75 entro gli 8 mila euro di reddito familiare: queste le principali condizioni previste per beneficiare dell’affrancamento dalla detestata tassa. Fermo restando che, per dimostrare di essere in possesso dei requisiti fondamentali, occorrerà inviare apposita documentazione all’Agenzia delle Entrate. Sia in caso di vecchi computer che di televisori analogici.

Canone Rai, i casi di esenzione: come funziona coi vecchi Tv

Qualora si posseggano dispositivi ormai desueti, come computer privi di sintonizzatore o vecchi televisori analogici, scatterebbe l’esenzione. Dovrà però essere dimostrato che si tratta effettivamente di apparecchi non adatti alla ricezione del segnale audio e video tramite piattaforma terrestre o satellitare. Come precisato nelle Faq relative al Canone Rai, infatti, la tassa può essere applicata esclusivamente su dispositivi atti a questo tipo di servizio. Allo stesso modo, il Canone Rai non si applicherebbe se il contribuente fosse in possesso di pc o tablet ma non di un televisore satellitare.

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In pratica, la visione dei programmi via internet e non tramite il segnale del digitale terrestre mette il contribuente al riparo dagli influssi del Canone. Fermo restando che la comunicazione dovrà essere annualmente inviata all’Agenzia delle Entrate, così da non incorrere in controlli fiscali. Casi limitati, come si è visto, ma comunque possibili, specie per persone più avanti con gli anni. Per tutti gli altri, il Canone Rai resta una tassa dovuta. Basterà la presenza in casa di un televisore funzionante e adatto alla ricezione satellitare per essere considerati automaticamente fra i beneficiari del servizio. Anche qualora la tv non fosse mai accesa. Cosa quantomeno improbabile.

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