Ape Sociale: pensione anticipata per chi assiste un familiare con handicap

L’Ape Sociale consente di accedere alla pensione anticipatamente se si assiste un familiare con una grave disabilità. Scopriamo requisiti di accesso e importi.

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L’Ape Sociale non è una pensione vera e propria ma uno “scivolo” che consente di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. Condizione di accesso alla misura è l’assistenza di un familiare con handicap grave. Questa agevolazione consente di ottenere un’indennità economica per 12 mesi ma solo se si rispettano specifici requisiti.

Requisiti di accesso all’Ape Sociale

I soggetti che assistono familiari con handicap possono accedere all’Ape Sociale solo se svolgono l’assistenza da minimo sei mesi. La prova della continuità di aiuto è fornita dalla verifica della stessa residenza per il lavoratore e la persona con disabilità. Inoltre, il familiare assistito deve essere un coniuge oppure un parente di primo grado convivente e deve avere un’alta percentuale di invalidità. Nello specifico l’handicap dovrà risultare grave secondo i parametri stabiliti dall’INPS. L’Ape Sociale, poi, può essere richiesta anche se il familiare assistito è un parente di secondo grado o affine convivente qualora i genitori o il coniuge del soggetto con disabilità abbiano un età superiore ai 70 anni, siano invalidi a loro volta oppure mancanti.

Ultimo requisito da conoscere è l’età del richiedente di 63 anni minimo con 30 anni di contributi alle spalle.

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Importo della misura

L’Ape Sociale viene pagata ogni mese per 12 mensilità è può avere un importo massimo di 1.500 euro. L’indennità inizia dal primo giorno del mese successivo dal momento dell’inoltro della richiesta e l’importo fa riferimento agli anni di contributi versati e all’anzianità del soggetto che domanda l’accesso alla misura.

Se dai calcoli venisse fuori un importo maggiore, il richiedente dovrà attendere il raggiungimento della maturazione dei requisiti della pensione di anzianità per ottenere l’assegno completo. Inoltre, è utile sapere che l’importo non è integrato al trattamento minimo né può essere rivalutato e che i contributi figurativi non sono previsti per il periodo in cui si percepisce l’Ape Sociale.

Concludiamo con un’ultima condizione di estrema importanza. L’indennità non spetta qualora il richiedente che assiste un familiare con handicap grave accumuli redditi da lavoro dall’importo superiore a 4.800 euro lordi in un anno. Allo stesso modo l’accesso all’Ape non è concesso se si percepiscono diversi trattamenti diretti previdenziali.

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