Energia, piove sul bagnato: oltre alla stangata c’è anche un altro rischio

L’aumento delle bollette è solo il primo di una serie di inconvenienti dovuti al rincaro delle materie prime. Lo tsunami colpirà anche tutto ciò che dipende dall’energia.

Energia blackout bollette
Foto di Alberto Sanchez da Pixabay

Ormai non resta che prenderne atto: il mese di ottobre sarà estremamente complicato per tutti, soprattutto per le famiglie. L’aumento del costo dell’energia sarà probabilmente uno dei momenti più difficili, se non altro perché il rincaro riguarderà sia la luce che il gas, per un incremento della spesa annua pari a oltre 1.130 euro. L’elettricità che sale del 29,8%, il gas del 14,4% e un rischio riflesso che riguarda l’approvvigionamento. Perché l’Italia è un Paese che fa grande affidamento sull’importazione e il rallentamento della produzione potrebbe portare dei contraccolpi paradossali in un periodo di aumento.

Il problema, se vogliamo, si nutre anche dei cambiamenti climatici. Ad esempio, in Paesi che fanno forte leva sulle fonti rinnovabili come la Norvegia, una stagione quasi del tutto priva delle raffiche ventose previste ha prodotto una quantità di energia inferiore alle aspettative. Senza contare che i costi in aumento delle materie prime rende tutto più complicato.

Bollette, l’altra faccia dell’aumento: rischio approvvigionamento

Secondo alcuni esperti, una soluzione sarebbe ridurre il consumo. Una parola, specie ora che ci si avvicina all’inverno e, inevitabilmente, le caldaie torneranno a pieno ritmo. Al momento, l’Italia ha provato a correre ai ripari con uno stanziamento da 3 miliardi di euro, fra azzeramento degli oneri di sistema e bonus bollette. Con l’obiettivo, probabilmente, di rifinanziare il tutto all’inizio del prossimo anno. Resta tuttavia una forte incognita sul rincaro delle materie prime e accelerazione della domanda. Un’incompatibilità di fondo che preoccupa fortemente gli esperti sul medio-lungo termine. Per questo, nelle ultime settimane, Arera ha alzato il pressing per interventi strutturali sui costi dell’energia.

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Un riflesso su tutto il sistema. Non solo luce e gas ma anche tutto ciò che è influenzato dal prezzo delle materie prime e dalla disponibilità di energia. Un quadro in grado di compromettere fortemente tutta la ripartenza, a fronte di un periodo di inevitabile crisi anche del settore secondario. Del resto, anche nel fare la spesa ci si rende conto di quanto i prezzi non siano più gli stessi: lo zucchero grezzo, ad esempio, viaggia su incrementi del 25%, il caffè verde addirittura del 50%. In pratica, oltre all’aumento in bolletta, c’è da aspettarsi anche un futuro di nuovi rincari. Non solo nella fatturazione ma anche nel costo della vita. E non solo per colpa della pandemia.

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