Ti piace scrivere? Come si diventa sceneggiatore e quanto si guadagna

Un mestiere affascinante e molto ben remunerato nel mondo del cinema e non solo. Come diventare sceneggiatore.

La figura professionale dello sceneggiatore riveste un ruolo fondamentale in qualsiasi produzione artistica, che sia teatrale, televisiva o cinematografica. L’aspirante sceneggiatore ha diverse strade da percorrere per la sua formazione, proprio a causa della versatilità del lavoro e dai numerosi aspetti che vanno curati nella stesura di una sceneggiatura. Vediamo quindi quali sono le competenze fondamentali e quali i principali percorsi di studio e i corsi professionalizzanti

Cosa fa lo sceneggiatore

Lo sceneggiatore svolge un’attività centrale nella produzione artistica: si occupa di ideare e definire i soggetti e la storia da raccontare. Come attività accessorie, si occupa della definizione dei tempi e delle sequenze di scena, aiutando la produzione e la regia a definire l’intera impalcatura narrativa.
Lo sceneggiatore, è, pertanto, uno scrittore; ciò che lo differenzia da un romanziere è la conoscenza approfondita di altri aspetti legati strettamente alla produzione audio visiva: principi di regìa, principi di fotografia, capacità di adattare la storia a quelle che sono le esigenze e i tempi della produzione.

Il percorso formativo per diventare sceneggiatore

Come ogni professione nell’ambito di arte, musica e spettacolo, non ci sono percorsi standard da seguire ma diverse possibilità tutte percorribili anche in diversi momenti della propria carriera. Si va alcuni percorsi universitari a corsi di scrittura, che possono prevedere tirocini e laboratori presso sedi di produzione.
I corsi universitari propedeutici all’attività di sceneggiatore sono i seguenti:
Corso di laurea in Scienze della Musica, delle arti e dello Spettacolo (DAMS)
Corso di laurea in Scienze della Comunicazione
Corsi di laurea in materie umanistiche
Master specifici per la sceneggiatura

Tali corsi sono presenti in Italia in più sedi universitarie e con diversi indirizzi formativi che approfondiscono tecniche, storia e critica della sceneggiatura
In seguito, un elenco dei principali corsi di scrittura:
Scuola Nazionale di Cinema – Centro Sperimentale di cinematografia di Roma
Scuola Holden – Sceneggiatura – Torino
Scuola Internazionale di Comics – Scrittura e sceneggiatura – Diverse sedi in tutta Italia
Corso di sceneggiatura e scrittura creativa – Accademia Mediterranea del Cinema – Bari

Diverse possibilità offerte da scuole di sceneggiatura online

Oltre ai corsi che si possono frequentare presso Università o Scuole prestigiose per la loro storia e le loro produzioni, c’è anche una ricca rete di offerte formative da usufruire interamente online: diversi autori e sceneggiatori hanno scelto di utilizzare il web per proporre corsi formativi a distanza, validissimi per chi non può frequentare in presenza o è impossibilitato a recarsi nelle sedi fisiche con l’opportuna frequenza.

I corsi online offrono una scelta piuttosto ampia: si va da semplici corsi propedeutici offerti da piattaforme come Udemy o Corsidia a corsi più strutturati e che prevedono la partecipazione a uno o più progetti finali, cortometraggi, concorsi, sia in forma individuale che in gruppo. I corsi di sceneggiatura maggiormente quotati sul web risultano i seguenti:
Scuola Holden
Scuola Mohole
Corso di sceneggiatura Cineuropa

Gli ambiti lavorativi dello sceneggiatore

Lo sceneggiatore può occuparsi di diverse forme di produzione artistica: è il professionista che si occupa della stesura di storie per:
cinema
film e serie televisive
cortometraggi
spot pubblicitari
documentari
teatro

Per ciascun ambito lo sceneggiatore riveste il ruolo del progettista della storia e, insieme al regista. costituisce uno dei perni del lavoro dell’intera squadra. Lo sceneggiatore oltre ad avere chiari nella sua visione tempi, dettagli, scene, personaggi, deve anche avere un’ottima capacità di ascolto e adattativa: deve avere prontezza nel far fronte alle esigenze specifiche degli attori, del regista, degli imprevisti e di ogni accadimento che possa richiedere un intervento o una variazione sulla trama o su scene e inquadrature.

A seconda dei casi, allo sceneggiatore può tornare utile padroneggiare alcune tecniche audiovisive, proprio per poter dettagliare al massimo le scene e dare maggiore forza e spinta a quello che sarà poi il lavoro del regista.

Guadagni dello sceneggiatore

Lo sceneggiatore è un libero professionista: in genere vende la propria sceneggiatura, ma può anche essere assunto da aziende di produzione con contratti a a medio o lungo termine. A seconda di esperienza, fama, importanza del progetto artistico e alcune altre variabili, il compenso di uno sceneggiatore può variare da qualche migliaio di euro a decine di migliaia di euro per ogni opera realizzata.

Un valore indicativo di quanto guadagna uno sceneggiatore? Un professionista alle prime armi che lavora con continuità può puntare a guadagni di circa 3500 mensili lordi (dati Inps).
Una sceneggiatura completa di un film per il cinema può essere valutata intorno ai 50000 euro. Ciò che farà variare questa cifra, saranno alcune caratteristiche della produzione: se il film è diretto da un regista famoso; se nel caso ci sono uno o più attori quotati; se lo sceneggiatore ha avuto già dei successi; infine, dipende dal budget complessivo del progetto.

Detto questo, è difficile proiettare quelli che saranno i guadagni futuri di uno sceneggiatore: il mondo dello spettacolo presenta un gran numero di variabili che vanno di pari passo con fama acquisita nel tempo e i “giri” di conoscenze.

Le caratteristiche di una buona sceneggiatura

Un professionista riesce a creare un buon prodotto quando la storia “funziona” e riesce a rapire il pubblico e a lasciarlo soddisfatto; una trama ben sviluppata prevede che i personaggi siano ben delineati, che la narrazione sia fluida e comprensibile, che i colpi di scena siano poco prevedibili e ricchi di dettagli e richiami all’interno della storia stessa.

Per diventare buoni sceneggiatori occorrono, oltre a un talento creativo, una buona cultura di base, conoscenza della storia della sceneggiatura e delle tecniche principali di stesura dell’opera, una capacità adattativa e grande sensibilità, che permettono all’autore di interagire al meglio con tutte le altre figure che lavorano dietro la produzione artistica, in particolare coi registi.

Occorrono tenacia, padronanza della lingua, attenzione ai dettagli, inventiva e una buona capacità di guardare nell’insieme l’opera e tutto il suo processo di realizzazione.
Talvolta lo sceneggiatore diventa anche regista della propria opera, tra i più famosi ricordiamo Woody Allen, Spike Lee, Quentin Tarantino.
Si tratta di casi piuttosto isolati: in genere, lo sceneggiatore e il regista hanno formazione e competenze differenti, che se ben gestite possono dare vita a ottime collaborazioni.

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