Colloquio di lavoro, non ti temo: cinque mosse per essere vincenti

Affrontare un colloquio di lavoro spesso genera più ansia di un esame. L’intento è che sia perfetto ma vari intoppi potrebbero giocare brutti scherzi. Conoscendo queste cinque mosse si potranno evitare figuracce.

Colloquio lavoro vincente
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E’ l’ora del colloquio di lavoro. L’ansia sale così come l’adrenalina e la combinazione di questi due fattori potrebbe avere due conseguenze, essere brillanti nel dialogo oppure dimostrarsi insicuri e non molto competenti. Questa seconda situazione generalmente prevale sulla prima e per evitare il peggio è preferibile prepararsi al meglio in modo tale da giocare bene tutte le proprie carte. In pochi minuti, infatti, occorrerà convincere il selezionatore di essere la persona giusta per ricoprire un determinato ruolo. Bisognerà mostrarsi sicuri di sé, catturare l’attenzione e mostrare le proprie competenze senza eccedere per non diventare arroganti e ridicoli agli occhi di chi ascolta. Scopriamo le cinque mosse da seguire per essere vincenti.

Aspetto esteriore, primo dettaglio del colloquio di lavoro

E’ vero che l’abito non fa il monaco ma in un colloquio di lavoro l’aspetto esteriore è molto importante e si verrà giudicati in base all’abbigliamento scelto e alla cura della persona. Di conseguenza, i vestiti da indossare dovranno essere selezionati facendo riferimento al contesto lavorativo in cui ci si presenta. Non parliamo di una scelta dell’ultimo minuto ma di una decisione presa il giorno prima e provata allo specchio per controllare che il colpo d’occhio sia efficace per indicare professionalità e affidabilità. Il trucco, per le donne, dovrà essere leggero e delle mani curate saranno un altro punto a favore del candidato.

Mostrarsi interessanti e disposti all’ascolto

Durante un colloquio di lavoro è possibile fare delle domande pertinenti con la candidatura. Mostrare interesse può segnalare professionalità e responsabilità così come è bene chiedere delucidazioni sul lavoro o sull’organizzazione dell’azienda per cui si potrebbe lavorare. Allo stesso tempo si potrebbero chiarire alcuni dubbi e fare bella figura con il selezionatore.

Essere naturali, la chiave del successo di un colloquio di lavoro

Essere naturali, ecco la chiave del successo di un colloquio di lavoro. Volersi mostrare diversi da ciò che si è sarebbe sbagliato perché significherebbe dover interpretare a lungo un ruolo artificiale che creerebbe disagio sul posto di lavoro. Inoltre, i selezionatori sono in grado di smascherare un atteggiamento “finto” e, di conseguenza, si potrebbe dire addio all’assunzione. Esagerare con la compostezza o controllare il dialogo potrebbe infastidire chi sta davanti mentre movimenti fluidi e naturali predisporrebbero bene l’ascoltatore.

Via ansia, benvenuta calma

Non si sta andando in guerra ma ad un colloquio con una persona che sta svolgendo un lavoro. Abbandonare l’ansia per accogliere la calma è fondamentale per rimanere naturali e poter mostrare tutti i propri punti di forza. Inoltre, stati di agitazione potrebbero cominciare a far sudare o a manifestare atteggiamenti che imbarazzerebbero l’interlocutore.

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La carta della “seduzione”

La quinta mossa è cercare di ammaliare il selezionatore seducendolo con modi educati e gentili ma nello stesso tempo sicuri e determinati. Come in un primo appuntamento, dovremo riuscire a fare pensare alla persona davanti a noi “potrebbe essere quello/a giusto/a”. Per farlo occorrerà sfoderare sicurezza, capacità, esperienze pregresse e lasciarsi un po’ desiderare senza elemosinare l’occupazione.

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