Allarme pomodoro made in Italy: la Coldiretti spaventa i consumatori

La Coldiretti lancia l’allarme, il pomodoro made in Italy è a rischio. Se non si corre ai ripari verrà sostituito dalla produzione cinese.

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La situazione descritta dalla più grande associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana è tragica. Uno dei prodotti cardine della produzione agricola del nostro paese, il pomodoro, è a rischio. I dati registrati dall’Istat dal mese di gennaio al mese di maggio 2021 parlano di un arrivo dei pomodori di produzione della Cina in quantità triplicata rispetto a periodi precedenti. Una percentuale del 164% in più spaventa la Coldiretti e, di conseguenza, anche i cittadini italiani devono iniziare a preoccuparsi. La paura è che più di 100 milioni di chili di pomodori potrebbero essere cinesi entro la fine dell’anno in corso, circa il 15% della produzione del pomodoro fresco italiano.

La truffa sulla vendita del pomodoro

Il vero made in Italy potrebbe sparire con i pomodori della Cina che verrebbero venduti come prodotti locali. La truffa spaventa la Coldiretti e scatta l’allarme per i mercati nazionali ma anche per quelli esteri. La possibilità che i pomodori prodotti in Cina possano essere venduti come italiani è alta con conseguenze piuttosto negative per il nostro Paese.

La scarsa qualità del prodotto cinese causerebbe un crollo nazionale dal punto di vista del mercato e dell’immagine. L’iter è produrre i pomodori in Cina, portarli in Italia con grandi navi che possono trasportare fusti con 200 chili di concentrato di pomodoro e confezionare l’ortaggio nel nostro Paese. Una frode vera e propria per la quale la Coldiretti chiede maggior controlli e nuove direttive per il commercio.

Cosa andrebbe cambiato per salvare il Made in Italy

La Coldiretti sottolinea l’errore a cui porre rimedio. Attualmente nella nostra nazione vige l’obbligo di riportare sull’etichetta il luogo di conservazione del pomodoro utilizzato per i derivati che presentano bacche rosse come unico o primario ingrediente. Per i prodotti che arrivano dall’estero non vige, invece, alcuna direttiva in tal senso. Un cambiamento si rende necessario per non rischiare di ridurre i numeri di vendita dei pomodori made in Itay sia nella nostra penisola che all’estero.

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La produzione di pomodori per l’Italia e l’estero

L’Italia è il terzo produttore al mondo per i pomodori (segue l’USA e la Cina) e produce la metà del prodotto destinato ai Paesi dell’Unione Europea.  La nostra nazione ha 78 mila ettari di terreno coltivati a pomodori di cui la metà di trovano nelle regioni del nord Italia. Il raccolto stimato per il 2021 è di 5 milioni e 600 mila tonnellate. Come si può pensare di sprecare questa eccellenza italiana con la produzione cinese?

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