Pensioni revocate, tanti pensionati sono a rischio. Ecco cosa occorre sapere e come agire per evitare il peggio entro il 15 settembre.
Centinaia di pensionati rischiano di vedere revocata l’indennità nel mese di settembre. I soggetti esposti al rischio sono coloro che percepiscono altre fonti di reddito e non le hanno dichiarate all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. Gli anni di riferimento sono il 2017 e il 2018; l’INPS attendeva da tempo le dovute dichiarazioni e chi non le ha effettuate ora rischia di perdere l’indennità, inizialmente in parte.
INPS e pensioni revocate, le fasi di azione
I titolari di pensioni che non hanno dichiarato all’INPS altre fonti di reddito hanno potuto osservare già per il mese di agosto una decurtazione dell’importo dell’indennità. Il taglio verrà effettuato anche a settembre con una ulteriore perdita di circa 14 euro per i titolari di pensioni integrate al minimo e del 10% per chi percepisce un assegno di importo superiore.
L’INPS consente di dichiarare i redditi aggiuntivi del 2017 e del 2018 entro il 15 settembre per mettersi in regola. Qualora la documentazione non dovesse essere presentata, verrà messa in atto la revoca delle pensioni e i titolari dell’indennità perderanno ogni diritto al trattamento previdenziale. In più, l’ente richiederà di restituire tutti i soldi ricevuti indebitamente. Pensioni revocate, dunque, più una ulteriore richiesta di denaro per non aver dichiarato in tempo i redditi.
Sono a rischio? Come rispondere al dilemma
Alcuni cittadini potranno essere in dubbio se la notizia delle pensioni revocate dal 15 settembre possa riguardar loro personalmente o meno. Per sciogliere ogni dilemma è bene sapere che l’INPS ha inviato una comunicazione nel mese di luglio tramite raccomandata per informare della mancata dichiarazione di altre fonti di reddito. Solo i cittadini non in regola l’avranno ricevuta così come un altro indizio della propria irregolare posizione è da riscontrarsi nella decurtazione della pensione di agosto.
I controlli sul cedolino possono essere effettuati accedendo al portale dell’INPS tramite Spid, Carta Nazionale del Lavoro o carta di identità elettronica ed entrando nell’area personale. Accorgendosi di essere un cittadino a rischio, occorrerà inviare immediatamente una comunicazione all’INPS.
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Come salvarsi dalle pensioni revocate
Per salvarsi dalla revoca della pensione, sarà necessario procedere con l’invio della documentazione richiesta entro il 15 settembre 2021. In caso di dubbi è opportuno contattare l’ente per richiedere informazioni sulla procedura da seguire e salvare, così, la propria indennità.