Vaccino obbligatorio, ora si decide: ecco il piano del Governo

Incremento del ricorso al Green pass o obbligo del vaccino? L’esecutivo si prepara a un autunno di decisioni importanti.

Vaccino obbligatorio
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Non solo Green Pass. Il tema del vaccino anti-Covid diventa più pressante man mano che si avvicina la stagione fredda, alimentando sia il dibattito pubblico che politico. Non il vaccino in sé naturalmente, quanto la sua possibile obbligatorietà per accedere di fatto a ogni ambito della quotidianità. Al momento non vige una disposizione di questo tipo, anche se la Certificazione verde è diventata via via più stringente. E la strategia del Governo, al momento, sembra guardare proprio in questa direzione.

Estensione del Green pass anziché rendere obbligatorio il vaccino. Letta così non cambierebbe molto, dal momento che la certificazione è ottenibile o sottoponendosi alla vaccinazione o sostenendo tamponi, ovvero sostenendo ogni volta dei costi. In sostanza, l’andazzo sembra tracciato: evitare l’obbligo di legge incentivando l’utilizzo dello strumento che, a ogni modo, rende necessario il vaccino anti-Covid.

Vaccino obbligatorio: come funziona l’estensione del Green pass

Green pass praticamente ovunque anziché vaccino obbligatorio. Al momento (ossia a partire dal 6 agosto), questa disposizione è valida unicamente per alcuni contesti: musei, cinema, teatri, bar e ristoranti al chiuso, palestre e piscine (sempre al chiuso), sale bingo e sale giochi, oltre a tutti i vari luoghi di cultura. A partire dall’1 settembre, inoltre, l’obbligo sarà esteso anche ad aerei, treni, navi e autobus a lunga percorrenza. Passi in direzione del vaccino, nel senso che attraverso queste disposizioni si mira a incentivare il ricorso alla vaccinazione. Per questo la strada intrapresa dal governo potrebbe essere quella dell’ulteriore incentivo.

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Nessuna decisione è stata ancora presa. Qualcosa di più concreto dovrebbe arrivare almeno per la metà di settembre, quando l’esecutivo farà la conta dei vaccinati. L’obiettivo è arrivare con l’80% della popolazione sottoposta perlomeno alla prima dose. A ora, per quanto riguarda gli over 60, all’appello mancherebbero 2 milioni di persone alla somministrazione almeno della prima dose. Meglio per gli over 12: entro tre settimane, dovrebbe essere raggiunto l’80% della popolazione. Il limite da raggiungere anche per le altre fasce d’età, praticamente l’ultimo baluardo che ancora separa dall’obbligo vaccinale. Una decisione sulla quale convergono diverse forze politiche ma che, almeno per adesso, non si è tradotta in atti concreti. L’impressione è che si tenterà la strada dell’incentivo al Green pass. L’obiettivo è il 90% di vaccinati.

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