Conti e libretti postali controllati dal Fisco: non solo bonifici e versamenti sotto la lente di ingrandimento

Libretti postali, conti correnti, bonifici, versamenti, tutti noi contribuenti siamo soggetti a verifiche da parte del Fisco. E i controlli possono riguardare intere famiglie.

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Le verifiche da parte del Fisco aumentano così come cresce la preoccupazione dei contribuenti. La paura è di aver sbagliato inconsapevolmente qualche passaggio, di aver effettuato un prelievo di troppo o di non aver specificato correttamente la causale in un bonifico. Basta un piccolo errore per far avviare gli accertamenti che possono coinvolgere non solo la singola persona ma l’intera famiglia, dal coniuge ai figli fino ai genitori anziani. E così anche i conti e i libretti postali dei parenti potrebbero venire controllati ed essere soggetti a sanzioni.

Come reagire ai controlli del Fisco

Tante persone, spaventate dai controlli continui e specifici dell’Agenzia delle Entrate, stanno mettendo in atto degli escamotage per evitare le verifiche. Alcuni soggetti hanno deciso di utilizzare carte prepagate senza conto corrente, altri stanno aprendo più conti intestati a familiari o cointestati. Queste operazioni si rivelano alquanto inutili dato che gli accertamenti del Fisco sono rivolti a 360°.

I controlli riguardano la richiesta di un bonus, l’importo prelevato allo sportello Bancomat, la distanza di tempo che intercorre tra un prelievo e l’altro fino ad arrivare ai conti e ai libretti postali dei parenti più stretti. L’obiettivo del Fisco è eliminare l’evasione fiscale, lottare conto il riciclaggio di denaro ed evitare che si finanzino atti terroristici. Ma in tutto questo la gente è spaventata e le operazioni a cui prestare attenzione aumentano sempre di più.

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Libretti postali e conti dei parenti, quando si rischiano gli accertamenti

Il trasferimento di soldi da una persona all’altra è una delle operazioni sospette che il Fisco controlla. Non parliamo solo di bonifici, assegni o versamenti allo sportello ma anche di movimenti sui libretti postali o sul conto. Il dubbio che sorge all’Agenzia delle Entrate riguarda la possibilità che i soldi versati non siano riportati nella dichiarazione dei redditi.

Nel momento in cui viene notato un movimento particolare da parte di un soggetto, l’Agenzia delle Entrate ha la possibilità e l’autorizzazione per controllare libretti e conti dei parenti del presunto evasore. Coniuge, figli e genitori, tutto ciò che è a loro intestato sarà soggetto a verifiche per accertare che non ci sia movimento di denaro in nero.

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