Meglio affrettarsi a incassare un assegno: si rischia di perdere i soldi

Sono sostanzialmente due le ragioni per le quali si può dire addio al denaro. Tuttavia, la riscossione dell’assegno non è una faccenda complicata.

Assegno ritiro
Foto © AdobeStock

Una buona regola, valida per qualsiasi campo, è non attendere mai troppo per fare qualcosa. Specie se si tratta, come in questo caso, di incassare dei soldi. Sì perché è un errore di valutazione comune credere che le tempistiche siano infinite. Ad esempio, chi riceve un assegno come forma di pagamento (o anche in regalo, perché no) senza poi recarsi a riscuoterlo per tempo, andrebbe incontro a rischi molto precisi. La domanda in questione è la stessa che può declinarsi anche ad altri contesti: quanto tempo effettivo c’è a disposizione?

Posto che, come detto, far passare troppo tempo non è mai una buona cosa, è bene sapere quali siano le tempistiche giuste per ritirare i soldi di un assegno. I rischi fondamentali sono soprattutto due: la possibilità che al momento della riscossione non vi siano abbastanza soldi sul conto e quella che colui che lo ha emesso blocchi il pagamento. Due situazioni difficili ma che possono verificarsi se si combinano sfortuna e leggerezza.

Ritirare un assegno: quanto tempo c’è

L’intestatario del titolo di credito (ovvero l’assegno) avrà la possibilità di riscuotere l’importo dagli 8 giorni successivi (15 in caso sia necessario recarsi in altri Comuni, 20 in altre Nazioni europee, 60 in continenti diversi) alla data che compare nella sezione in alto a destra. Si intendono naturalmente dei giorni lavorativi. Per farlo, dovrà recarsi necessariamente nello stesso istituto di credito presso il quale l’assegno è stato emesso.

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A regolamentare il tutto, interviene l’articolo 32 della legge n. 1736 del dicembre 1922. In questo passaggio, viene specificato che gli assegni sono soggetti a termini di pagamento che variano (o meglio, possono variare) a seconda del luogo della loro emissione. Ad esempio, gli assegni bancari emessi in un Paese dell’Europa e pagabili in un Paese quantomeno litoraneo del bacino del Mediterraneo, potranno essere considerati alla stregua di un assegno bancario sia emesso che pagabile nel medesimo continente. In sostanza, le tutele ci sono ma i rischi pure. Del resto, perché aspettare troppo per riscuotere?

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