Fondo casalinghe, la pensione che non ti aspetti: ecco le regole

Un vero e proprio lavoro, anche se il pensare comune non lo considera sempre tale. Per le casalinghe esiste un fondo ad hoc: ecco come funziona.

Fondo casalinghe
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Spesso non lo si considera tale ma il pensare comune molte volte sbaglia. Quello delle casalinghe è un lavoro a tutti gli effetti, tanto che persino le autorità hanno iniziato a considerarlo in questo senso. Non tutti lo sanno, infatti, ma esiste persino uno specifico fondo pensionistico per loro, al quale attingere in quanto, a conti fatti, quella di dedicarsi a casa e famiglia è una vera e propria scelta di vita. Una necessità perlopiù, visto che chi opera in casa lo fa per dedicarsi totalmente alla propria famiglia.

Per questo si è deciso di correre ai ripari rispetto a un buco normativo che, finora, non inquadrava le casalinghe (o i casalinghi) come veri e propri lavorativi. Certo, formalmente non lo è, nel senso che non prevede né un contratto né tantomeno una retribuzione. Eppure di un lavoro si tratta, e spesso talmente duro da non consentire a chi lo pratica di dedicarsi a un’attività retribuita. Ecco perché si è deciso di istituire un Fondo Inps da dedicare alle casalinghe e far sì che, alla fine del percorso, un minimo di riconoscenza arrivi anche per loro.

Fondo pensione, come possono accedere le casalinghe

Come per tutti gli altri contributi pensionistici, anche l’accesso a questo fondo (istituito nel 1997) richiede determinati requisiti. Il regolamento d’iscrizione è semplice: occorrerà versare dei veri e propri contributi, un minimo di 25 euro al mese, arrivando a maturare il diritto alla pensione a seguito di 60 mesi (cinque anni) di versamenti. Il calcolo dell’importo avviene su base contributiva. Questo significa che, alla fine, si riceverà una pensione pari a quanto si è versato. Come detto, il contributo non avrà una quota fissa ma solo una quota minima da rispettare. Le casalinghe agiranno quindi alla stregua di chi versa autonomamente i propri contributi.

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Chiaramente, versando più del minimo si riuscirà a ottenere di più. Al momento, se si considera solo l’importo minimo, una casalinga che versa 1.550 euro, a 65 anni riceverà 130 euro al mese. Quello dell’età, naturalmente, è un altro requisito. Per poter accedere al fondo è necessario essere compresi fra i 16 e i 65 anni e non ricevere alcuna forma di trattamento pensionistico. Inoltre, chi versa non dovrà svolgere nessuna forma di lavoro dipendente né autonomo. Nemmeno fosse part-time. In sostanza, il proprio lavoro dovrà essere in casa e a tempo pieno.

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