Truffa contratti, Hera: “Quelli non sono nostri operatori”

Ancora casi di falsi operatori di un noto gestore di energia elettrica che provano a truffare cittadini indifesi.

Truffe rivista
Foto © AdobeStock

Casi di vere e proprie truffe messe in atto soprattutto ai danni di persona anziane, spesso meno pronte nel considerare il rischio di una manovra losca. Siamo davanti alla dinamica purtroppo sempre più frequente dei falsi operatori di gestori di energia elettrica o della comunicazione che arrivano in casa e con una serie di fale informazioni di fatto portano i potenziali clienti a firmare nuovi contratti con altre aziende concorrenti.

In tal caso, l’azienda Hera ha precisato ancora una volta che per quel che riguarda i propri operatori non esiste alcun rischio concreto di non riconoscimento. Tali dipendenti, infatti sono sempre identificabili attraverso apposito tesserino di riconoscimento e tra l’altro non hanno alcuna ragione di intervenire su quelli che sono gli impianti privati, proprio perchè tranne in casi di sostituzione non è parte delle mansioni generalmente richieste.

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Numerose segnalazione nei giorni scorsi, l’azienda prende le distanze e mette in guardia i cittadini

L’azienda Hera ha quindi richiamato all’attenzione i cittadini mettendoli in guardia dalle numerose truffe che nei giorni scorsi sono state segnalate. Il metodo risulta sempre lo stesso, i fantomatici operatori chiedono l’ultima bolletta e si rifanno a strampalate teorie e valutazioni che in qualche modo dovrebbero indurre il cittadino a cambiare gestore e ad affidarsi ad una azienda che di certo porterà alle sue tasche un risparmio certo e costante.

Hera invita quindi a segnalare direttamente potenziali casi sospetti al proprio  Servizio Clienti (800.999.500 per le utenze domestiche, 800.999.700 per le utenze non domestiche, entrambi gratuiti sia da fisso che da cellulare), attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e al sabato dalle 8 alle 18, e alle autorità competenti chiamando il 112 o il 113.

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Il settore delle truffe non è mai in crisi, questo appare piuttosto evidente. Ed anche se qui non si parla di truffa, intendendo un vero e proprio furto di denaro, si ha a che fare in ogni caso con un raggiro che spesso nemmeno tutela realmente gli interessi dei cittadini.

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