Ad un passo dall’azzeramento delle cartelle del Fisco: ecco chi non pagherà

Il Decreto del Tesoro dovrà confermarlo ufficialmente ma la cancellazione di tante cartelle del Fisco verrà effettuata. Scopriamo che sono i fortunati che non dovranno pagare.

Pixabay

L’attesa è stata maggiore del previsto ma, ormai, tutto sembra deciso. Il Fisco cancellerà le cartelle inferiori a 5 mila euro del periodo compreso tra il 2000 e il 2010. Inizialmente il range sarebbe dovuto essere maggiore e arrivare fino al 2015 ma varie considerazioni hanno portato ad una differente decisione. In particolare, i costi legati all’operazione hanno portato al mini-condono dato che cancellare 15 anni di debiti avrebbe significato una spesa di due miliardi di euro. Optando per gli anni compresi tra il 2000 e il 2010, invece, la pace fiscale risulta più leggera.

Leggi anche >>> Cartelle esattoriali, il Fisco allunga i tempi: riscossione ai… supplementari

Cosa succederà a breve

Manca ancora un piccolo passo per l’ufficialità del provvedimento. Parliamo di un decreto del Tesoro che possa dare il via alle cancellazioni delle cartelle. Si pensa che questo decreto possa arrivare nelle prossime ore concedendo, così, l’azzeramento di 16 milioni di cartelle del Fisco. 

Lo stralcio ha dei destinatari ben precisi. Non è concesso, infatti, agli utenti più ricchi ma solo ai soggetti che rientreranno in un limite di reddito specifico, 30 mila euro per l’anno 2019. Si tratta, comunque, di milioni di contribuenti.

Leggi anche >>> Fisco, 35 milioni di cartelle in arrivo: scenario da incubo, la data

Quali cartelle verranno azzerate?

Fisco debito
Web

L’Agenzia delle Entrate potrà cancellare i debiti inferiori a 5 mila euro e i debiti rientranti nei piani di rottamazione-ter e del saldo e stralcio. Di conseguenza, saranno azzerate quelle cartelle che sono state notificate dopo il 31 dicembre 2010 a condizione che l’affidamento all’Agenzia della Riscossione sia antecedente alla data in questione.

Vengono esclusi dalla cancellazione i debiti riguardanti le risorse proprie tradizionali dell’Unione Europea e l’imposta sul valore aggiunto riscossa per l’importazione. In più, sono esclusi i debiti relativi al recupero degli aiuti di Stato definiti come illegittimi, le multe, le ammende e le sanzioni pecuniarie riferite a provvedimenti e sentenze di condanna.

Leggi anche >>> Bonifico e prelievo: le regole per non finire nel mirino dell’Agenzia delle Entrate

Modalità di cancellazione

Il Decreto indicherà nei dettagli le modalità di cancellazione delle cartelle del Fisco nonché le date di azzeramento dei debiti inferiori a 5 mila euro per gli anni compresi tra il 2000 e il 2010. A quel punto, l’Agenzia delle Entrate con l’ufficio Riscossione lavorerà per identificare tutte le cartelle che hanno i requisiti per essere annullate. Lo stralcio, poi, avverrà automaticamente senza alcuna richiesta da compiere da parte del contribuente.

Impostazioni privacy