Bitcoin, qualcosa si muove: a Basilea si fanno le nuove regole

In Svizzera si decide sulla nuova regolamentazione del sistema delle criptovalute. Non solo per Bitcoin, che però beneficia sul mercato azionario.

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Foto di MichaelWuensch da Pixabay

Non poteva lasciare indifferenti la caduta di Bitcoin, la cui ascesa è stata fermata proprio sul più bello da alcune decisioni drastiche da parte di chi, più di tutti, sembrava averci creduto. E se il dietrofront di Elon Musk e della sua Tesla, il cui obiettivo di sostenibilità cozzava con il dispendio energetico necessario da Bitcoin, poteva forse essere preventivato, ben più devastante è stato lo stop della Cina. Una frenata inaspettata al trading crypto-yuan e una stretta sul mining che hanno rappresentato la doccia gelata decisiva per la regina delle criptovalute.

Di sicuro, dalla caduta di maggio si è imparata una lezione importante: per il sistema delle criptovalute è necessario un impianto regolamentare maggiormente sicuro, che possa tenere gli investitori perlomeno in parte al riparo da patatrac come quello del mese scorso. E il Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria non è rimasto indifferente. Specie dopo un passo indietro come quello cinese, che ha sfilato dalla traballante torre un mattoncino decisivo per l’equilibrio generale.

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Bitcoin, qualcosa si muove: le proposte per le banche

Un aiuto è arrivato paradossalmente dalla mossa di El Salvador, che ha adottato Bitcoin come valuta parallela proprio nel momento peggiore. E tuttavia in corrispondenza alla nuova ascesa, alla quale ha contribuito in modo decisivo. A Basilea si è discusso di come improntare una regolamentazione efficace, di maggior sicurezza per chi investe e, soprattutto, che possa conferire una minore volatilità al mercato delle criptovlaute. Nello specifico, ai crypto-asset viene proposta una serie di impostazioni base con obbligo di accantonamento di un dollaro di capitale per ogni dollaro in crypto. E questo per ogni istituto di credito.

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In poche parole, un accantonamento delle riserve che salirebbe considerevolmente in caso si possedessero dei BTC&Co, veri e propri requisiti patrimoniali per tutte le banche che operano nel settore. Sia Bitcoin o un’altra criptovaluta. Per ora, BTC sembra aver ricevuto in modo positivo la notizia, vista la nuova ascesa seguita al sell off di inizio settimana. In mattinata, Bitcoin ha scambiato sopra i 37 mila dollari, in netto rialzo (ormai da qualche giorno) dopo il botto di inizio maggio. Merito anche di El Salvador.

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