Badanti: quanto dovrebbero guadagnare in base al contratto collettivo

Vediamo cosa prevede il contratto collettivo per i collaboratori domestici e quindi anche per le badanti, che oggi sono sempre più ricercate

Badanti
Fonte Facebook – Il Gazzettino

Spesso si sente parlare delle retribuzioni non proprio consone che vengono erogate alle badanti. In realtà però questa dinamica è regolamentata da alcune norme specificate dal contratto collettivo nazionale per i collaboratori domestici. 

Esiste infatti un tetto minimo al di sotto del quale non si dovrebbe mai scendere, ma alle volte questi rapporti lavorativi non sono regolari e non solo per “colpa” di chi assume. Anche le lavoratrici alle volte preferiscono “lavorare in nero” per poter godere di benefici e agevolazioni nel proprio paese di nascita.

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Badanti: assunzione, mansioni e stipendio mensile

A prescindere da ciò in questa sede ci concentreremo su ciò che avviene con regolare contratto e che permette di avere tutele ad entrambe le parti in causa. Naturalmente ci sono delle variabili che determinano il compenso mensile di una badante, come ad esempio la durata dei turni lavorativi. Queste sono lasciate alla contrattazione individuale, che comunque tiene conto dei parametri di cui sopra.

Il Comune in cui si presta servizio può avere un’incidenza per quanto concerne i mezzi di cui avvalersi per andare a lavoro. Uno scenario che si presenta in caso di badante non convivente o che non vive nei pressi della persona da assistere.

Altro fattore fondamentale è capire se deve svolgere un lavoro di pura presenza o deve prestare assistenza all’anziano/a. Alcuni datori chiedono anche di svolgere le faccende domestiche e di cucinare per tutti i membri del nucleo familiare. 

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Particolari che devono essere messi nero su bianco in modo tale da non creare nessun genere di equivoci. In linea generale comunque lo stipendio di un lavoratore convivente va dai 636 euro al mese a salire.

Chi invece non è convivente va da un minimo di 4,62 euro ad un massimo di 8,21 euro all’ora. Il lavoro notturno invece può comportare un guadagno mensile di partenza di 997 euro fino ad arrivare a 1396 euro.

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