Assegno unico, conto alla rovescia: consigli utili prima del via

Disoccupati, incapienti e Partite Iva rimaste fuori dagli assegni familiari: ecco chi avrà diritto alla tranche di luglio dell’Assegno unico.

Assegno unico
Foto © AdobeStock

Arriva l’estate e arrivano anche nuove misure per le famiglie italiane. A partire dal mese di luglio, come previsto, si potrà inoltrare domanda per l’Assegno unico per i figli, provvedimento disposto in favore di quei nuclei familiari con figli di età compresa fa zero e diciotto anni. Il decreto attuativo ha disposto l’introduzione in forma preliminare dell’Assegno per coloro rimasti fuori dagli Assegni al nucleo familiare (gli Anf), rientranti quindi nelle categorie dei disoccupati, degli incapienti e anche dei lavoratori autonomi. In sostanza, una prima disposizione dei fondi previsti per il provvedimento.

La messa in calendario, infatti, rispetterà solo in parte quanto previsto inizialmente. L’Assegno unico verrà destinato indifferentemente a tutte le famiglie che ne faranno richiesta a partire dal 2022. Uno slittamento ormai ampiamente preventivato e che, per questo, non stupisce più di tanto. Per chi rientrerà nei pagamenti preliminari, a ogni modo, occorrerà aspettare le direttive definitive dell’Inps, attese nella circolare che verrà presumibilmente diffusa alla fine del mese di giugno.

LEGGI ANCHE >>> Assegno unico per i figli, importanti novità in arrivo: cosa c’è da sapere

Assegno unico, conto alla rovescia: a chi tocca per primo

Largo, dunque, a coloro rimasti fuori dagli assegni familiari. Come primo importo e per il primo figlio, si partirà dai 167,50 euro, per salire via via con le maggiorazioni previste per coloro che hanno famiglie numerose. Le modalità per fare richiesta saranno rese note a breve, mentre sono conosciute, a ora, le prerogative che fungeranno da requisito per l’accesso al bonus. Pochissime, almeno sulla carta, le variazioni rispetto alle agevolazioni già previste per le famiglie. Come requisiti essenziali, non ve ne sono di particolari: l’Assegno unico, infatti, si pone come misura ad hoc per le famiglie con figli, indipendentemente dal reddito.

LEGGI ANCHE >>> Assegno unico figli sempre più verso il 2022: “colpa” dei fondi

Stando alle bozze, in pratica, la condizione essenziale è che vi sia almeno un componente di età fra zero e diciotto anni, con un Isee massimo di 50 mila euro. Naturalmente, restano fuori coloro che, fino a dicembre 2021, percepiranno gli assegni familiari Anf. Gli esclusi da questo provvedimento, che potranno quindi fare richiesta per l’Assegno unico, saranno i disoccupati, i lavoratori con Partita Iva e gli incapienti. Il ventaglio dei beneficiari si allargherà ulteriormente a partire dal 2022, quando subentreranno, probabilmente, anche coloro che vedranno scadere gli Anf.

Impostazioni privacy