Rischi delega sul conto corrente: quando la fiducia non basta

La delega sul conto corrente comporta dei rischi che è bene conoscere prima di decidere se una persona merita la nostra fiducia. La soglia di attenzione deve rimanere sempre alta. 

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La delega bancaria sul conto corrente corrisponde ad una procura che il titolare concede ad una terza persona qualora sia impossibilitato ad effettuare specifiche operazioni. E’ un’autorizzazione che viene data per svolgere alcune delle più comuni azioni come effettuare bonifici, emettere assegni, fare prelievi o versamenti. La fiducia nella persona scelta come delegato dovrà essere elevata ma non è sempre detto che sia ben riposta. Esistono rischi tangibili nell’usufruire della procura in questione ed è bene conoscerli prima di compiere una scelta così importante.

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Operazioni concesse tramite delega e tipologie di procura

Come già accennato, delegando un terzo soggetto ad operare sul conto corrente lo si autorizza ad effettuare operazioni ordinarie mentre lo si esclude dal mettere in atto operazioni straordinarie come sottoscrivere contratti, prelevare le giacenze o chiudere il conto. All’interno delle azioni più comuni citiamo il prelievo, i bonifici e pagamenti di vario genere. E’ facile intuire come queste operazioni possano generare dei rischi per il delegante. Per limitare l’operato del delegato è preferibile optare per il conto corrente a firma congiunta. Tale tipologia di delega impedisce al terzo soggetto di compiere una qualsiasi operazione senza il consenso del titolare.

Il conto a firma disgiunta, invece, permette di agire senza consenso mentre quello a firma mista limita l’importo delle singole operazioni. I maggiori rischi, dunque, si presentano qualora il conto corrente sia a firma disgiunta.

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Rischi della delega del conto corrente

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In seguito al rilascio dell’autorizzazione al delegato di operare sul proprio conto corrente, la banca non sarà responsabile delle azioni compiute dal soggetto. Qualora ci fossero prelievi indebiti non ci potrà essere alcun tipo di rivalsa da parte del titolare del conto nei confronti dell’istituto di credito. Firmando la delega si firma anche la piena assunzione delle responsabilità. Il titolare non otterrà alcun rimborso dalla banca e sarà costretto ad avviare una procedura legale per ottenere il denaro “rubato”.

Un altro rischio di cui tenere conto è legato all’eventualità in cui il delegato abbia dei debiti con il Fisco. In caso di controlli, l’Agenzia delle Entrate potrebbe predisporre il sequestro del conto corrente del titolare, secondo quanto stabilito da varie sentenze della cassazione.

La persona scelta per operare sul proprio conto dovrà, dunque, avere la piena ed indiscutibile fiducia. In ogni caso, è consigliabile optare per una procura solamente in condizioni di estrema necessità. Ricordiamo che la delega è differente dalla co-intestazione del conto. Il cointestatario, infatti, a differenza del delegato è a tutti gli effetti un secondo titolare del conto corrente ed è libero di operare senza restrizioni.

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