Buoni fruttiferi, comunicazione di Poste: occhio vigile sulle scadenze

Poste Italiane fa sapere ai titolari che verrà disposta una proroga per il ritiro dei Buoni fruttiferi scaduti fra il 19 febbraio 2020 e luglio 2021.

Poste italiane buoni
Foto: Web

Una comunicazione urgente, da parte di Poste Italiane, a tutti i titolari di buoni fruttiferi postali. Una novità relativa all’emergenza Covid che tiene conto sia delle modalità di rimborso che la struttura stessa dei buoni. In particolare, però, è il primo aspetto a tenere sul chi va là: la comunicazione fa riferimento al periodo di scadenza incluso fra il 19 febbraio 2020 e luglio 2021. Per tutti coloro in possesso di tali Buoni fruttiferi, soggetti a prescrizioni, ci sarà tempo fino al 30 settembre 2021 per poterli esigere.

Le modalità sono le solite: recarsi a uno sportello di Poste oppure telefonare al numero verde gratuito (800 00 33 22). Ma la scadenza non è l’unico fattore da tenere in considerazione: molte volte, infatti, i possessori dei Buoni fruttiferi postali ritirano il proprio importo a un tasso di interessi maturati inferiore a quanto potrebbe. Nel caso in cui si riscontri un tale problema, ci si potrà rivolgere all’Arbitro Bancario Finanziario per risolvere la questione. Ma questo è un dettaglio che, per ora, non fa parte della comunicazione di Poste.

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Buoni fruttiferi, comunicazione di Poste: occhio alla scadenza

L’ente fa sapere che i Buoni soggetti al prolungamento del termine sono solo quelli cartacei, escludendo quindi i dematerializzati. Questo per un semplice motivo: i Buoni in forma cartacea devono essere presentati materialmente per poter essere ritirati, peraltro in un’unica soluzione. Quelli dematerializzati vengono accreditati direttamente sul conto dell’intestatario al momento della scadenza (senza quindi rischio di prescrizione) e possono essere anche soggetti a rimborso parziale.

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Attenzione però. Vero è che la “dematerializzazione” del buono consente di essere al riparo da sorprese spiacevoli (come appunto la prescrizione) ma è vero pure che l’accredito sul conto corrente dev’essere richiesto al momento dell’apertura. E, naturalmente, è necessario che il beneficiario dei Buoni in questione sia correntista presso Poste Italiane. O, quantomeno, sia in possesso di un libretto di risparmio. In questo caso il problema non sussiste e la somma (interesse incluso) verrà versata al momento della scadenza. Senza paura di sbagliare.

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