Il costo della tassa sui rifiuti negli ultimi anni è cresciuto in maniera piuttosto considerevole. Vediamo in quali località del Bel Paese è diventata più cara.
Un dato reso noto da una ricerca del Servizio territoriale della Uil che si è concentrata inoltre sulle singole città, in particolar modo quelle in cui il suddetto costo è aumento in maniera piuttosto importante.
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Il quadro generale però ha visto degli aumenti esorbitanti alternati a delle diminuzioni di non poco conto. L’anno della pandemia ha comunque livellato un po’ la situazione almeno per quanto concerne il rapporto percentuale visto che la media dei rincari è stata dello 0,8% ed ha interessato 30 città in tutto.
Andando nello specifico Firenze (6,1%), Genova (5,7%), Messina (2,9%), Roma (2,9%), Cagliari (2,6%) e Torino (0,8%) sono state quelle che hanno pagato maggior dazio. L’altra faccia della medaglia è rappresentata invece sa coloro che hanno visto abbassarsi il costo della tassa sui rifiuti. Tra queste spiccano Milano (0,6%), Bari (6,5%) e Venezia (11,3%).
Andando nel dettaglio dell’esborso per le famiglie del Bel Paese, la città con il valore più alto è Trapani dove il costo annuo medio della Tari è addirittura di 494 euro. La situazione più rosea è quella di Fermo con “soli” 191 euro.
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Nel mezzo ci sono Cagliari con 458 euro, Messina con 450 euro, Napoli con 442 euro, Catania con 403 euro, Genova a quota 371 euro, Bari a 355 euro e di seguito le altre sopracitate. Non bastavano gli effetti deleteri del covid-19, le tante spese a cui bisogna far fronte ogni giorno, l’incubo patrimoniale per i nuclei con redditi più cospicui. Nel 2021 è bene tenere sotto controllo anche la Tari, onde evitare ulteriori spiacevoli sorprese.