Il mestiere del politico? Il guadagno è tanto ma il sonno pure…

Un video di Striscia la Notizia mostra alcuni politici cedere al sonno durante alcune sedute. Forse può succedere. I problemi grandi sembrano essere altri.

Sonno lavoro
Foto: Web

Una bellissima storia apparsa su Topolino n. 1690 del 17 aprile 1988, portava ai lettori una panoramica ironica ma straordinariamente realistica della politica italiana. Paperino portaborse era il titolo e il coraggioso papero riusciva a vincere il concorso per diventare assistente dell’onorevole Papeotti, chiaramente ispirato a Giulio Andreotti. E, mentre il politico snocciolava le sue massime (dicendo che praticamente qualsiasi cosa logorasse chi non ce l’aveva), Paperino entrava in contatto col mondo selvaggio dei ministeri, della burocrazia e delle sedute in Parlamento.

Particolarmente azzeccata è una scena in cui, durante una seduta, il papero apre finalmente la borsa dell’onorevole, scoprendo che dentro non ci sono plichi né discorsi ma nientemeno che una varietà di salumi, formaggi e stuzzichini. Fantastico il momento in cui il politico spiega le sue ragioni: fra “votazioni segrete”, “mediazioni notturne”, “governi ponte e di fine settimana”, ognuno si arrangiava come poteva. Chi, come lui, si portava il pranzo da casa e chi, come il suo collega, si dipingeva gli occhi sugli occhiali per poter dormire indisturbato.

Cosa c’entra tutto questo? Il fatto che questa storia di oltre trent’anni fa sembra essere tornata improvvisamente a galla quando Striscia la Notizia ha deciso di far vedere come il lavoro del politico possa essere logorante. A modo suo ovviamente, confezionando un video in cui venivano mostrati diversi politici sull’orlo del sonno nei momenti più inopportuni. Ventidue secondi di filmato, non di più. Sufficienti però a mostrare una carrellata di volti noti alle prese con qualche crisi di sonnolenza in momenti sbagliati.

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Politici Paperino
Da “Paperino portaborse”, Topolino n. 1690 – Foto: Web

Il mestiere del politico? Il guadagno è tanto ma succede anche di fare brutte figure

Da Vittorio Sgarbi, che sembra quasi vittima di un mancamento durante un collegamento in diretta, passando per Maurizio Gasparri, che lotta il sonno durante una seduta. E poi Brunetta, Fassino e persino l’ex premier Paolo Gentiloni, che pian piano soccombe alla fatica. Detto che reggere i ritmi sicuramente non è facile, è normale che ai contribuenti non piaccia vedere che coloro (piuttosto lautamente) pagati per mandare avanti il Paese cedano in diretta o durante il loro lavoro alla fatica. Certo, considerando tutto, magari si può chiudere un occhio su qualche piccolo incidente di percorso. Di sicuro ci sono cose ben più gravi.

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E pensare che in tal senso ci sono anche dei precedenti storici e non per forza legati alla fatica. Negli Stati Uniti, ad esempio, il ventisettesimo presidente, William Howard Taft, soffriva di un’apnea ostruttiva notturna dovuta al suo enorme peso. Il che, molte volte, lo portava ad addormentarsi improvvisamente, non volendo, anche durante eventi di grande importanza. Del resto, come diceva l’onorevole nella famosa storia disneyana, il mestiere di politico è un inferno. Ma diceva pure che “la raccomandazione logora chi non ce l’ha”. Quindi…

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