Stralcio delle cartelle fino ai 5000 euro: quale sarà l’iter

L’iter generale verrà seguito per tutte le cartelle comprese nello stralcio deciso dal Governo Draghi nel nuovo decreto.

 

Il Decreto Sostegni ha deciso la rottamazione e lo stralcio delle cartelle fino ai 5000 euro. Anche se questi creditori rappresentano una esimia parte rispetto al totale, provocano comunque un blocco burocratico non indifferente.

Per questo motivo si è deciso di automatizzare il processo che permetterà di gestire tutte queste pratiche. Eppure questa automatizzazione potrebbe portare delle problematiche?

La modalità automatizzata permetterà certamente di velocizzare il processo, ma allo stesso tempo i professionisti interessati che hanno a carico una delle cartelle che riceverà lo stralcio si chiedono se la non compilazione della domanda porterà al decadimento di tutti i debiti.

Il sostegno arriva per tutti coloro con un aumento delle sanzioni per non aver pagato le rate di rottamazione e stralcio entro il 1° marzo. L’aiuto sarà per coloro che hanno debiti fino a 5.000 euro.

Il termine riguarda le rate del 2020 ancora non versate a cui si aggiunge la prima rata del 2021 della rottamazione-ter.

Dal comunicato probabilmente entrerà questo in vigore da Giugno cosi da dare validità alla macchina della riscossione.

La discussione però riguarda anche i vecchi debiti superiori ai 5000 euro, con una richiesta in particolare della Lega di una Pace Fiscale che metta tutti d’accordo.

Per le cartelle fino a 5000 euro si propone invece una nuova rottamazione, la quater, in due anni consentendo ai debitori dello Stato di pagare solo il valore nominale della cartella senza interessi e sanzioni.

Ovviamente sarà necessario effettuare dei controlli a riguardo delle cartelle coinvolte nello stralcio: nella fase uno sarà possibile accedere tramite SPID o CIE sul sito dell’Agenzia delle Entrate per sapere la somma esatta. La fase due è ancora da valutare in base alle conseguenze del decreto, bisognerà dunque attendere.
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