Italiani popolo di insicuri: le App per controllare il partner sono legali?

L’insicurezza rovina le coppie: Quando Controllare il proprio compagno diventa “reato”. 

Telefono sotto controllo

Essere una coppia, dovrebbe significare per prima cosa essere complici del proprio compagno\a e fidarsi l’uno dell’altra. È sempre così? Negli ultimi tempi siamo stati spettatori di tragici episodi familiari, dove la mancanza di fiducia ed i tradimenti hanno permesso omicidi e violenze. Da oggi Rientreranno nei comportamenti “ossessivi violenti” anche i messaggi ricevuti sul telefono cellulare.

Controllare il partner, quando si compie un reato

L’evoluzione tecnologica ha modificato Il concetto di «corrispondenza»  dove rientrano azioni come inviare email e messaggi sul whatsapp. Il che significa che appropriarsi di contenuti conservati sul telefono, è reato. A sostenerlo, l’articolo 15 del codice penale che tutela la privacy dei dati e della corrispondenza. Scopriamo insieme i comportamenti che potrebbero indurre a sanzione.

Quali comportamenti sono punibili?

Il primo comportamento ad essere punito è quando si strappa il telefono dalle mani altrui mentre si sorprende l’altro a “messaggiare” segretamente. Una condotta del genere, seppure diretta a cercare le prove di un tradimento, viene considerata illecita dall’articolo 615  del codice penale che punisce con la reclusione fino a tre anni. Altro comportamento ritenuto illecito è guardare le email ed entrare nei sistemi telematici. Chiunque si introduca in un sistema informatico contro la volontà espressa o tacita del proprietario, ha il diritto di essere escluso.

Quando è possibile guardare il telefono del proprio partner?

Quando è possibile allora  guardare il cellulare del proprio partner senza incorrere ad una multa o sanzione? La risposta è mai. Dovreste fidarvi (scherziamo).  Per non violare la legge, bisogna sempre chiedere il consenso, anche quando si abbia il sospetto fondato che il telefono contenga le tracce di un tradimento. Il semplice fatto di utilizzare dati e conversazioni ritenute segrete all’interno di un contesto che conduca ad un giudizio di separazione o divorzio non è sufficiente per violare l’altrui privacy.

In ogni caso bisogna comprendere che ci sono alcune cose che per quanto qualcuno possa considerare di poco conto rappresentano violazioni della privacy molto importanti. Di conseguenza le ripercussioni potrebbero non essere propriamente di poco conto.

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