Conto corrente, sei in rosso? Potresti diventare subito cattivo pagatore

Dal “credito deteriorato” si potrebbe passare ad essere un cattivo pagatore: le banche si adeguano ai conti correnti in rosso.

Chiudere il conto corrente e tenere i soldi sul libretto di risparmio: conviene?

 

Regolatesi alle nuove direttive dell’European Banking Autority da quest’anno le banche italiane potrebbero inserire coloro che hanno conto corrente in rosso nella black list dei pagatori.

Come spiegato dalla Banca d’Italia l’avere un conto infruttifero e sempre in rosso potrebbe portare all’etichetta di “credito deteriorato” e quindi a diventare un “cattivo pagatore”.

Questo avverrebbe in default quindi in maniera automatica. Da quale momento o limite?

Dal momento che si supera la cosiddetta soglia di rilevanza: “Cioè che superi contemporaneamente sia la soglia assoluta (100 o 500 euro, a seconda della natura del debitore) sia quella relativa (1% dell’esposizione)”

Questo superamento della soglia di rilevanza dovrà comunque essere duraturo per almeno 90 giorni prima di far entrare di diritto il conto corrente nella black list dei cattivi pagatori.

Conto corrente, sei in rosso? Potresti diventare un cattivo pagatore automaticamente in default dalla banca

La Banca D’Italia ha dunque cercato di spiegare che: “La nuova definizione di default non introduce un divieto a consentire sconfinamenti. Come già ora, le banche, nel rispetto delle proprie policy, possono consentire ai clienti utilizzi del conto che comportino uno sconfinamento oltre la disponibilità presente sul conto. Ovvero, in caso di affidamento, oltre il limite di fido”.

E poi ancora: “Per questo motivo è importante che gli intermediari forniscano informazioni e assistenza ai propri clienti, per sensibilizzarli sulle implicazioni della nuova disciplina. Aiutarli a comprendere il cambiamento in atto e adottare comportamenti coerenti con la nuova disciplina. La Banca d’Italia ha chiesto nei giorni scorsi a banche e intermediari finanziari di adoperarsi in tal senso”.

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