Soldi in banca: conto corrente e conto deposito, quale conviene di più

Aprire un conto in banca non è una prassi scontata. Le soluzioni possono essere diverse e presentano specifici vantaggi o svantaggi.

Conto banca
Foto di janeb13 da Pixabay

Aprire un conto corrente o depositare denaro sembra un passaggio speculare, ma in realtà non lo è del tutto. Per questo esistono strumenti differenti quando si sceglie di affidare alla banca i propri risparmi. Due sostanzialmente: il conto corrente appunto, e il conto deposito. Due soluzioni che possono avere qualche assonanza ma che si differenziano per alcuni aspetti fondamentali. I quali, naturalmente, portano con sé vantaggi e svantaggi.

Va innanzitutto precisato che scegliere l’uno o l’altro comporta naturalmente relazioni diverse all’interno dell’istituto di credito che si sceglie. Anche perché, uno di essi, non consente di effettuare determinate operazioni, limitando quindi il campo d’azione. Per questo è bene conoscerne le differenze e capire su quale indirizzare le nostre scelte.

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Soldi in banca: perché scegliere il conto corrente o il conto deposito

A voler descrivere brevemente l’uno e l’altro, saltano subito all’occhio alcune divergenze: il conto corrente, infatti, in quanto servizio offre una serie di possibilità d’azione, fra cui prelievi, versamenti e anche pagamenti senza vincoli. Il conto deposito, invece, è un prodotto di investimento con riconoscimento di interessi attivi, a basso rischio. Il denaro investito, infatti, viene coperto dal Fondo di Tutela di Deposito, con rimborsi previsti fino a 100 mila euro. Ne esistono due tipi: quello vincolato e quello non vincolato. L’unica differenza è che il primo non consente il ritiro del denaro fino alla scadenza del vincolo.

Implicito che il secondo presenti come svantaggi tutte quelle operazioni non previste, che invece sarebbero possibili con un conto corrente. Prima fra tutte il prelievo. Non consente inoltre domiciliazione di bollette o altri servizi simili, sopperendo alle mancanze con il calcolo degli interessi attivi. Di contro, il conto corrente non prevede tale possibilità, oltre a richiedere la cosiddetta imposta di bollo. Consente però tutto il resto. La scelta fra i due dipende dalle necessità. Come sempre del resto.

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