Dal primo gennaio non sarà più possibile ascoltare la radio FM dai nostri smartphone. Ad imporcelo è una legge. Vediamo perché.
La radio FM, al giorno d’oggi, può essere ascoltata su qualsiasi dispositivo. Siamo passati dalle vecchie radio, ai walkman, al computer ma anche allo smartphone.
La legge n. 205/2017, però, ci vieterà dal 1 gennaio 2021, di ascoltare la radio Fm dai nostri smartphone.
Infatti, il testo della legge dichiara che: “al fine di favorire l’innovazione tecnologica, a decorrere dal 1º giugno 2019 gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora venduti dalle aziende produttrici ai distributori di apparecchiature elettroniche al dettaglio sul territorio nazionale (…) a decorrere dal 1º gennaio 2021 gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora venduti ai consumatori nel territorio nazionale almeno un’interfaccia che consenta all’utente di ricevere i servizi della radio digitale”.
Questo significa che tutti i produttori di smartphone, se vogliono continuare a fare in modo che da questi strumenti si possa ascoltare la radio, devono integrare l’interfaccia per l’acquisizione della radio digitale DAB e DAB+.
LEGGI ANCHE >>> Sottratti 40mila euro all’anziano, la drammatica storia
Stop alla radio Fm su smartphone. Qual’è la soluzione?
Ad oggi, ancora nessun produttore ha integrato l’interfaccia per l’acquisizione della radio digitale.
Questo è dovuto dal fatto che l’interfaccia deve essere contenuto all’interno del chip e non può essere aggiunto come app.
Ne consegue che tutti i più grandi produttori di chip sul mercato, come Huawei, Mediatek, Qualcomm, ad oggi, si trovano sprovvisti di questo chip e, pertanto, entro l’entrata in vigore della legge che è fissata per il 1° gennaio 2021, saranno costretti a disabilitare questo strumento sui propri smartphone per non incorrere in sanzioni.
Questa legge può sembrare molto bizzarra ma la ragione per cui non si potrà ascoltare la radio sullo smartphone è chiara: favorire la diffusione di una tecnologia nuova.