Campania: è polemica contro De Luca. La rabbia dei ristoratori

Il Governatore Vincenzo De Luca rende la Campania zona arancione. La rabbia dei ristoratori è alle stelle vista la stretta del Governo dal 24.

De Luca annuncia nuove ordinanze per la Campania: "Non consentirò nulla"
Vincenzo De Luca (Fonte foto: web)

Tutte le regioni d’Italia sono tornate in zona gialla. Tutte sì, eccetto una: la Campania.

Il Governatore Vincenzo De Luca, pur non potendo modificare la classificazione del colore, che resta di competenza governativa, ha prorogato tutte le norme anti contagio che erano previste per la zona arancione, estendendola di fatto fino al 24 dicembre.

I ristoratori, dopo la protesta di ieri, sono di nuovo scesi in piazza per chiedere di riaprire almeno fino a mercoledì, vista l’imminente stretta prevista dal Governo tra il 24 dicembre e il 6 gennaio.

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I ristoratori chiedono a De Luca di riaprire

Sul lungomare di Napoli i commercianti hanno protestato per la mancata riapertura delle loro attività, dopo le indicazioni del premier Conte.

Stamattina la nuova protesta, con modalità simili a quella inscenata ieri: i ristoratori hanno organizzato un blocco stradale davanti alla galleria Vittoria, e in questi minuti, dopo aver sfilato lungo il Lungomare di Napoli, sono in presidio in piazza Vittoria.

La Regione Campania ha convocato, tra poco, alle 16, una riunione coi rappresentanti delle Camere di Commercio per avviare le attività finalizzate al riconoscimento dei ristori per le spese di approvvigionamento sostenute in vista della riapertura delle attività, inibita con l’ordinanza 98 del 19 dicembre, e per l’istruttoria relativa ai ristori statali per le misure restrittive precedentemente disposte dai vari provvedimenti adottati dal Governo e dalla Regione.

Il Governatore Vincenzo De Luca ha dichiarato che: “Saremo vicini e daremo tutto l’aiuto possibile agli operatori la cui attività viene bloccata. Ma è doveroso mantenere una linea di rigore e di responsabilità. Sarebbe inaccettabile che per il rilassamento di pochi giorni si perdesse tutto il lavoro fatto per contenere l’epidemia. Sarebbe assurdo riprendere le attività per poche ore per poi doverle sospendere per mesi interi a fronte di un riesplodere del contagio. Aiuto doveroso per chi ha bisogno ma comportamenti responsabili da parte di tutti. Chiederemo a ogni nostro concittadino di aiutarci per salvaguardare un futuro di lavoro stabile e definitivo”.

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