Hawaii, una donna è stata attaccata da uno squalo mentre praticava surf. Nonostante, la corsa in ospedale la donna è morta poco dopo.
Una donna di 56 anni che stava praticando surf, a Honolua Bay, alle Hawaii, a livello amatoriale, quando è stata attaccata da uno squalo, poco distante dallo specchio di mare dove era in programma una gara di professionisti della World Surf League.
La donna è stata portata d’urgenza in ospedale per essere operata, ma è morta poco dopo.
Lo squalo che ha attaccato la donna, ha lasciato sulla tavola da surf della stessa il segno del morso largo mezzo metro.
La competizione è stata subito annullata.
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Non solo squali: i rischi nella pratica del surf
Non sono solo gli attacchi degli squali gli eventi peggiori che possono succedere a chi pratica surf. Anche perché, sfortunatamente a quanto accaduto alla donna di cui sopra, gli attacchi degli squali sono piuttosto anomali.
Ci sono dei rischi che un surfista deve mettere in preventivo quando decide di praticare questo sport.
Infatti, le cose peggiori che possono succedere durante la pratica del surf sono l’annegamento, la perdita della tavola a largo con la conseguente possibilità di non essere in grado di nuotare fino a riva e le collisioni con gli altri surfisti che possono portare sbattere la testa contro la propria tavola o contro quella degli altri.
Se poi si surfano onde abbastanza grosse c’è il rischio di subire una lesione al collo durante il wipe out, ovvero la caduta dalla tavola mentre si sta surfando, a causa della forza dell’onda che si schianta contro il surfista.
Surfando sul reef, inoltre, c’è anche l’eventualità di colpire la barriera corallina e ferirsi, con la possibilità (più o meno remota) di contrarre un’infezione da stafilococco della barriera corallina.