Allarme operatori turismo: “Lockdown mai concluso e settore travolto”

Allarme turismo. Le associazioni di categoria parlano di settore “travolto” dalle misure restrittive per il contrasto alla diffusione del Covid.

Allarme turismo
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Un forte grido di allarme si eleva dalle associazioni rappresentative del turismo. Parlano di settore “travolto” sin dal primo lockdown di febbraio. E anche di un lockdown “nei fatti”.

Chiedono al Governo interventi urgenti e indifferibili per salvare 13.000 aziende con 20 miliardi di fatturato e 80.000 posti di lavoro dell’indotto.

AIDIT Federturismo Confindustria, ASTOI Confindustria Viaggi, ASSOVIAGGI Confesercenti, FIAVET e FTO Confcommercio stigmatizzano la decisione della Farnesina di sconsigliare viaggi.

L’incoming, l’outgoing, i viaggi d’affari, il turismo invernale, l’organizzazione di eventi e il turismo scolastico sono stati travolti fin dallo scorso mese di febbraio dalle misure restrittive anti Covid.

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Associazioni turismo in allarme: “Siamo in un lockdown nei fatti”

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Il “lockdown” è nei fatti: non c’è la domanda e non ci sono prodotti da offrire spiegano le organizzazioni di categoria. Insomma, in un mercato dove non c’è richiesta anche se si resta operativi non si lavora e non si guadagna.

Le stesse chiedono che il Governo adotti questi provvedimenti:

– un rifinanziamento del fondo perduto per assicurare alle imprese un parziale ristoro delle perdite registrate anche per il periodo agosto – dicembre 2020;

– ottenere dall’UE l’autorizzazione allo sforamento del “Temporary Framework” per consentire anche alle aziende del Settore di maggiori dimensioni di avere accesso a forme di sostegno senza incorrere nel c.d. “aiuto di stato”;

– includere le agenzie di viaggi e i tour operator tra i beneficiari del tax credit affitti, sospensione del versamento dei contributi previdenziali e seconda rata IMU.

incrementare il fondo di soli 5 milioni di euro istituito per l’indennizzo dei consumatori titolari di voucher non utilizzati alla scadenza di validità  e non  rimborsati a causa dell’insolvenza o del fallimento degli operatori turistici.

–  estendere gli ammortizzatori sociali a favore dei lavoratori del settore fino almeno al mese di giugno 2021.

AIDIT, ASTOI, ASSOVIAGGI, FIAVET e FTO ricordano che in assenza di interventi concreti e tempestivi a sostegno del comparto il rischio è di consegnare le leve strategiche della gestione e dell’indirizzamento dei flussi turistici da e per il nostro Paese nelle mani di pochi grandi operatori stranieri, perdendone definitivamente ogni controllo.

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