Carte di credito: fusione Nexi-Sia per una PayTech leader europea nei pagamenti digitali. Cdp al 25%. Governo rafforza il progetto cashback.
Sono sempre più solide le basi per le future nozze tra Sia e Nexi e dare così vita al gigante italiano dei pagamenti digitali. Le due società hanno infatti annunciato di aver sottoscritto un “memorandum of understanding” che porterà alla fusione per incorporazione di Sia in Nexi.
Carte di credito: ok alla fusione Nexi-Sia. I dettagli dell’accordo
Con la fusione nascerà una PayTech italiana leader in Europa che coprirà l’intera catena del valore dei pagamenti digitali. Dai servizi di accettazione dei pagamenti digitali per i grandi e i piccoli merchants, alle più sofisticate soluzioni per l’omnicanalità e l’e-commerce.
In sintesi, dal punto di vista dei nuovi equilibri di mercato e di azionariato, la fusione porterà a ciò:
-Significativa creazione di valore con sinergie ricorrenti stimate in circa €150 milioni annui a regime e con sinergie Capex one-off di €65 milioni.
-Una realtà da 1,8 miliardi di euro di ricavi aggregati pro-forma e un miliardo di euro di EBITDA aggregato pro-forma al 31 dicembre 20192
-Rapporto di cambio risultante in una ripartizione dell’azionariato pro-forma pari al 70% per gli azionisti di Nexi e al 30% per gli azionisti di SIA
-CDP come anchor investor a supporto dello sviluppo strategico in Italia e in Europa, entrerà con una quota di maggioranza relativa di poco superiore al 25%
Con la fusione nuova linfa al progetto di cashback
Questa fusione rappresenterà sicuramente per il Governo uno strumento importante per accelerare sul cosiddetto cashback, cioè il progetto di restituzione ai clienti di una quota della spesa effettuata in modo digitale. Questa nuova eccellenza internazionale, infatti, sarà formata da circa 5,5 mila collaboratori in 15 Paesi, di cui oltre 4 mila impegnati in un polo tutto italiano di tecnologia e innovazione digitale, fondamentale per lo sviluppo tecnologico del Paese.
In un mercato come quello italiano in cui i pagamenti digitali, seppur in crescita, hanno una quota di penetrazione pari al 24%, il nuovo gruppo potrà cogliere tutte le opportunità di crescita organica con l’obiettivo di accelerare la diffusione dei pagamenti digitali nel Paese.