Nonostante le difficoltà, le banche italiane non sono più così male

Le banche italiane stanno continuando a lavorare in modo decente, nonostante gli italiani pensino di non aver più bisogno di loro e il governo abbia cercato spesso di rendere difficoltosa la loro attività.

A ben vedere, le banche tedesche preferiscono convogliare a nozze con quelle italiane piuttosto che con gli istituti dello stesso Paese. Inoltre, gli hedge fund si stanno quasi “scusando” per aver definito le banche italiane fraudolente, considerando che negli ultimi due anni le stesse sono riuscite quasi a dimezzare i crediti in sofferenza.

Fabrizio Bernardi, analista senior presso la società di intermediazione bancaria Fidentiis, con sede a Milano, ha dichiarato: “Nella maggior parte dei casi, la pulizia dei bilanci delle banche italiane è stata completata”. Il problema però è che ci sono diverse situazioni minacciose che potrebbero potenzialmente “uccidere” le banche italiane, a cominciare da quelli scam non particolarmente adorabili che corrono attualmente in Italia.

Uno tra tutti è l’instabilità politica, che da sempre influenza negativamente il settore bancario italiano. Proprio venerdì le azioni bancarie italiane hanno subito un forte calo sulla prospettiva di elezioni anticipate. Attualmente, le banche italiane detengono più del doppio della percentuale di sofferenze dell’intera Eurozona.

Poi la crescita economica molto lenta, che dovrebbe espandersi entro la fine dell’anno di un “misero” 0,1%, a cui va aggiunto l’afflusso di crediti inesigibili delle imprese, previsto in leggero aumento sia nel 2019 che nel 2020.

Gli istituti bancari italiani hanno cercato di adattarsi ai tassi di interessi bassi e negativi, ma è indubbio che la situazione potrebbe cambiare se gli stessi dovessero diminuire ulteriormente. L’unica cosa che le banche possono fare per mantenere inalterato il conto profitti / perdite è ridurre i costi. Purtroppo, i costi non possono essere semplicemente tagliati con un’accetta.

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